Demenza e vita sedentaria, gli esperti rivelano una correlazione: lo studio che chiarisce ogni dubbio
Un nuovo studio ha fatto emergere che c’è una stretta correlazione tra una vita sedentaria e l’insorgenza della demenza.
La sedentarietà non è dannosa solo per il corpo ma anche per il cervello, lo rivela un nuovo studio. Gli scienziati hanno scoperto che c’è una correlazione tra demenza e vita sedentaria. Vediamo tutto nei dettagli.
Passate le ore sul divano invece di andare a fare una bella camminata? Sappiate che questo stile di vita avrà ripercussioni negative non solo sulla salute del vostro corpo ma anche sulla salute del vostro cervello. Non fare attività fisica è associato ad un maggiore rischio di sviluppare malattie metaboliche come diabete, colesterolo, ipertensione, ipotiroidismo e obesità.
Patologie che possono portare ad avere ictus e infarti. Ma non solo. Una nuova ricerca scientifica ha messo in evidenza che uno stile di vita sedentario è associato anche ad un maggiore rischio di sviluppare la demenza. Un motivo in più, quindi per alzarsi subito dal divano e uscire a fare una corsetta o una passeggiata.
Demenza e vita sedentaria: ecco la verità
Che condurre una vita sedentaria non faccia bene, lo sapevamo già. Ma, fino ad oggi, pensavamo che, al massimo, potesse causare sovrappeso, diabete e colesterolo. Ciò che non sapevamo è che non fare attività fisica con regolarità può aumentare il rischio di sviluppare la demenza.
Un gruppo di scienziati inglesi ha monitorato per diversi anni un gruppo composto da 50.000 persone con più di 60 anni. Nessuno di essi, all’inizio dello studio, aveva problemi di demenza. Alla fine della ricerca è emerso un dato davvero sconcertante: la demenza aveva colpito dell’8% in più i soggetti che avevano trascorso, in media, 10 ore al giorno seduti. La percentuale schizza al 63% per coloro che stavano seduti in media 12 ore al giorno.
E, se ci pensiamo, non è difficile trascorrere così tante ore seduti tra lavoro in ufficio, spostamenti in automobile o sui mezzi pubblici più il tempo in cui stiamo seduti per mangiare o sdraiati per dormire. Purtroppo è stato dimostrato che gli effetti negativi di trascorrere così tante ore seduti, non vengono mitigati dal fare sport un’ora prima o dopo il lavoro. Gli studiosi, dunque, raccomandano di fare brevi pause ogni ora per alzarsi e fare un po’ di movimento.
Va benissimo anche solo fare una breve camminata in casa o dentro il proprio ufficio se non si ha la possibilità di uscire. Oppure fare un paio di rampe di scale o salire e scendere una decina di volte da una sedia. Altra raccomandazione degli esperti è quella di lavorare un po’ in piedi quando e possibile. Soprattutto chi lavora da casa propria in smartworking dovrebbe alternare momenti in cui lavora seduto alla scrivania a momenti in cui lavora in piedi.