Bologna nel caos: sequestrati oltre 16 mila litri di vino promiscuo e mosti non idonei. Scattano multe salatissime
Brutto colpo per gli amanti del vino: una maxi operazione dei Carabinieri ha fatto emergere irregolarità in tantissime aziende, anche a Bologna.
Da una parte c’è l’UE, che spinge a far cambiare idea ai cittadini sul consumo di alcol; secondo gli esperti, bere vino fa male a prescindere e tutti dovrebbero smettere. Il discorso vale ovviamente anche per i superalcolici. La proposta di mettere delle etichette sulle bottiglie come nelle sigarette non è però piaciuta e le associazioni dei produttori di vino sono insorte.
Dall’altra parte, però, anche le aziende stesse non aiutano, perché se commettono irregolarità – per non parlare di vere e proprie frodi – si auto-danneggiano e non fanno altro che velocizzare un processo: quello della distruzione del comparto.
Ecco che, ad oggi, i consumatori sono “colpiti” due volte: o si adeguano ai nuovi diktat o pagano il doppio per un determinato tipo di prodotto, perché considerato nocivo o perché la sua produzione emette troppo carbonio. Se poi ci aggiungiamo che alcune aziende sono disoneste e sofisticano i prodotti, ecco che oltre al danno c’è anche la beffa.
Cosa è successo a Bologna, e perché il settore vitivinicolo è in serio pericolo
Nei giorni scorsi è stata effettuata una maxi operazione da parte dei Carabinieri, volta a smascherare aziende irregolari e per tutelare la salute dei consumatori. Sono state effettuate più di 900 ispezioni, in tutta Italia, e sono state trovate più di 200 irregolarità. Si tratta del 24% delle aziende vinicole dell’intero territorio.
I controlli sono iniziati in pieno periodo di vendemmia e ciò che è emerso è davvero inquietante. Almeno 218 operatori sono stati “beccati” ad attuare numerose violazioni, e sono state emesse sanzioni per quasi 300 mila euro. In alcuni casi è stata pure bloccata l’attività. Anche a Bologna sono state trovate due aziende che hanno commesso atti illegali.
In una di queste due aziende bolognesi, i problemi riscontrati sono davvero gravi. Alcuni prodotti usatti per fare il vino, come gli additivi, erano scaduti da più di 6 anni ed erano conservati insieme a prodotti nocivi, come gli insetticidi. Nell’altra azienda di Bologna, invece, sono stati trovati 300 chili di mosti dalla dubbia provenienza e conservati in contenitori non idonei.
La conseguenza è che solamente nel bolognese sono stati sequestrati più di 16 mila litri di vino, sia bianco che rosso. In totale, grazie alle operazioni svolte in tutta Italia, sono stati sequestrati più di 300 mila litri di prodotti in fermentazione o già divenuti vino pronto al commercio.
La reputazione di alcune aziende è ormai lesa e i consumatori di conseguenza daranno un bel taglio all’acquisto di vino, mettendo il settore ancora più in difficoltà.