Paura Campi Flegrei, parlano gli esperti: tutto su una possibile eruzione imminente
Ancora tanta paura ai Campi Flegrei per le continue scosse di terremoto: cosa dicono gli esperti su una possibile eruzione imminente?
Che l’Italia abbia avuto nel corso della sua storia terremoti molto potenti, è tristemente noto a tutti. Come dimenticare, purtroppo, tra gli altri il terremoto di Amatrice del 2016, di Assisi nel 1997, l’Irpinia nel 1980, in Friuli nel 1976 e Messina nel 1908. Questi sono soltanto tra i più noti ed eclatanti che hanno colpito il paese, ma nel corso degli anni ci sono state scosse di diversa intensità che hanno portato non pochi danni a cose e persone.
E negli ultimi tempi si sta assistendo ad un nuovo movimento del sottosuolo che sta preoccupando non poco la popolazione. In particolare, nella zona dei Campi Flegrei, tra Napoli e Pozzuoli. Una zona caratterizzata da numerosi eventi sismici, di intensità più o meno forte ed un livello di superficie molto basso, motivo per il quale le scosse sono distintamente avvertite dalla popolazione. Ma cosa dicono gli esperti, in merito da una possibile eruzione?
Paura ai Campi Flegrei: perché tutte queste scosse?
La popolazione dei Campi Flegrei è con il fiato sospeso. Questa zona abbraccia più quartieri, da Pozzuoli, a Licola, agli Astroni di Napoli, ma le scosse sono distintamente avvertite anche nel centro del capoluogo partenopeo. Sono anni che i cittadini convivono con questo movimento del sottosuolo, noto come bradisismo, o respiro vulcanico, che ha la caratteristica di abbassamento e alzamento del sottosuolo in maniera periodica.
Non troppi anni fa, quando il fenomeno era altrettanto intenso, alcune zone di Pozzuoli come il Rione Terra, furono evacuate e rese inaccessibili. Monta la paura della popolazione, e quella più diffusa riguarda una possibile eruzione vulcanica. Ma sono collegati questi eventi? Il bradisismo può portare conseguenze anche al vicino Vesuvio e tutta la cintura vulcanica dei Campi Flegrei? Ecco cosa dicono gli esperti.
Un terremoto, rispetto ad una possibile eruzione, non è prevedibile. Diversamente da una esplosione vulcanica che, grazie al costante monitoraggio dei gas (e delle scosse stesse) è possibile capire se nel sottosuolo ci sono delle alterazioni. Ma a spegnere gli animi è direttamente la direttrice del dipartimento Vulcani dell’Ingv, Francesca Bianco, che tiene a precisare che non c’è alcun collegamento o nessun dato premonitore rispetto ad una possibile eruzione nei Campi Flegrei.
L’attività di monitoraggio è continua e il fenomeno al quali si sta assistendo non indica una possibile eruzione imminente. Il focus è invece da tenere su possibili piani di evacuazione. Va messo correttamente a punto un piano strategico, fare test e simulazioni, affinché la popolazione possa essere correttamente preparata ed istruita per poter evacuare eventualmente le zone in tutta sicurezza.