La chiamano formica di fuoco è ha già invaso l’Italia: a rischio comunicazione e agricoltura | Ecco cosa fare
La chiamano formica di fuoco ed ha purtroppo invaso l’Italia. A rischio l’ecosistema e conseguenze anche per l’uomo.
La chiamano formica di fuoco, ma il suo vero nome è Solenopsis invicta ed è originaria del Sud America. In questa estate 2023 avevano già assistito all’invasione del granchio blu, una tra le specie più invasive al mondo che sembra sia arrivata nel nostro paese in modo abbastanza prorompente.
Adesso è allarme per il diffondersi della formica di fuoco. Solo in Sicilia sono stati rintracciati ben 88 nidi. A lanciare l’allarme la rivista Current Biology, guidato dall’istituto spagnolo di Biologia evoluzionistica. Ma quali sono le possibil conseguenze per l’uomo e per l’ambiente?
Formica di fuoco, è allarme per l’uomo e l’ambiente
Secondo quanto riferito dagli esperti, questa formica ha la capacità di diffondersi in maniera più rapida in Italia ma anche nel resto del continente. Gli impatti sugli ecosistemi sono particolarmente notevoli, soprattutto per la salute dell’uomo e per l’agricoltura. A riferire ciò è stato Mattia Menchetti dell’Ibe, che ha guidato lo studio.
“Ha anche un importante impatto sugli ecosistemi naturali: è infatti un predatore generalista, e nei luoghi in cui si insedia causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati. Inoltre grazie al veleno contenuto nel loro aculeo e alle colonie che possono raggiungere centinaia di migliaia di individui, possono avere un impatto anche su animali giovani, deboli, o malati”. Queste le parole dichiarate dal ricercatore che ha voluto così essere chiaro e spiegare il motivo dell’allarmismo.
Una puntura della formica di fuoco potrebbe causare delle gravissime reazioni allergiche, per questo motivo è importante individuarne la presenza e stare lontani da questo tipo di formica, soprattutto per i bambini.
La formica di fuoco, così come è stata soprannominata è originaria del Sud America, ad ogni modo si sarebbe diffusa e spostata in modo anche abbastanza rapido. Come? Con il vento, con l’aiuto stesso dell’uomo che ha comunque contribuito con il trasporto dei prodotti vegetali. La formica si è così diffusa in paesi come l’Australia, la Cina, i Caraibi, il Messico, gli Stati Uniti in meno di un secolo.
In Europa in tutti questi anni non era ancora approdata, ma adesso molti nidi sono stati individuati proprio in Sicilia. Nei campi questa formica si comporta e agisce come un predatore, di conseguenza causa la diminuzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati. Possono anche avere un impatto anche su giovani animali, deboli o malati.