Attenzione se lo vedi in giro: scappa subito da questo uccello
Hai mai sentito parlare del casuario? È considerato un uccello pericoloso, ma oggi è anche un animale in pericolo di vita
Il casuario è tra gli uccelli più grandi del mondo ed è considerato il più pericoloso. Cerchiamo di capire quali sono le ragioni di questa sinistra reputazione. Cugino dello struzzo, il casuario è una specie di grandi uccelli che vive principalmente nelle foreste pluviali tropicali dell’isola della Nuova Guinea, dove sono gli animali terrestri più grandi, ma anche più marginalmente nel Queensland, in Australia.
Esistono tre specie di casuari: il casuario dall’elmo, il casuario di Bennet e il casuario con un solo corno. Il casuario dall’elmo, riconoscibile dalla crescita cartilaginea che gli ricopre la testa e il collo blu, misura tra 1,20 e 1,80 metri e pesa quasi 80 kg. Imponenti per la loro apertura alare, i casuari non sono in grado di volare, ma possono correre a quasi 50 chilometri all’ora e persino saltare fino a due metri di altezza! Ma perché sono considerati gli uccelli più pericolosi al mondo?
Il casuario: alla scoperta di un animale a rischio estinzione
Nutrendosi di frutta, i casuari sono animali timidi che vivono nascosti nelle foreste profonde e sono poco conosciuti dall’uomo. Sebbene non sia carnivoro, questo uccello dal piumaggio nero può essere temibile anche per l’uomo, soprattutto quando si sente minacciato.
Le sue zampe sono infatti dotate di artigli di circa dieci centimetri, molto affilati. Nel 2019, uno di questi uccelli ha causato la morte di un americano di 75 anni, morto per i graffi del casuario con l’elmo che teneva nella sua fattoria. L’elmo del casuario può essere utilizzato anche per colpire i suoi avversari. Questo equipaggiamento in grado di provocare gravi ferite gli è valso la qualifica di “uccello più pericoloso del mondo” da parte del Guinness dei primati. Meglio evitare di avvicinarsi.
Si ritiene che l’uccello sia stato allevato dagli esseri umani migliaia di anni fa. Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica americana PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences) il 27 settembre 2021 afferma che i primi esseri umani arrivati in Nuova Guinea, circa 42.000 anni fa, avrebbero poi cacciato e allevato questi uccelli per cibarsi loro. I gusci d’uovo e le ossa di casuario trovati in due siti dell’isola risalgono, il più antico, al 17.800 a.C.
Il 29 luglio 2022, la Wuthathi Aboriginal Corporation, un’organizzazione responsabile del patrimonio culturale e del titolo nativo degli aborigeni Wuthathi dello stato del Queensland, in Australia, ha pubblicato un filmato sul suo account Facebook, che mostra un casuario che insegue un ritmo veloce e segue un veicolo ranger che guida su un sentiero. Questo di sicuro non ha aiutato la reputazione del casuario.