La pianta che assomiglia al becco di pappagallo, è una bellissima pianta perenne appartenente alla famiglia dei Balsami. Impariamo a conoscerla.
La “pianta dei pappagalli” è originaria dell’Africa tropicale, oggi ampiamente coltivata dove il clima gli è favorevole, perché è per gli africani una pianta vegetale e medicinale oltre che ornamentale. Per gli europei, la pianta dal becco di pappagallo è una pianta da interno o da esterno coltivata annualmente per una stagione.
L’Impatiens niamniamensis è una pianta arbustiva, alta talvolta 2 m in Africa, ma che generalmente è limitata tra i 50 e gli 80 cm in coltivazione, poiché può essere potata e modellata a piacere. Se la base dei suoi rami lignifica un po’, i rami giovani sono teneri.
La pianta che assomiglia al becco di pappagallo: caratteristiche e cura
Le foglie sono grandi, lanceolate, finemente dentate, di colore verde brillante, lucide, un po’ pelose. I fiori si sviluppano preferenzialmente all’ascella delle foglie della parte superiore degli steli. Sono piuttosto notevoli, hanno la forma di una cornucopia: tubolare, con un imponente sperone ricurvo nel becco di un pappagallo, molto spesso di colore rosso vivo.
I colori del fiore impatiens niam-niam sono vibranti ma possono variare tra i cloni. La forma più coltivata è il becco del pappagallo “Regina Africa”, rosso vivo, giallo e verde intenso. Forma e colori vistosi sono dedicati agli insetti impollinatori che si nutrono in cambio di abbondante nettare.
Il fiore dell’Impatiens niamniamensis viene fecondato raramente in ambienti chiusi, ma se lo fa produce una piccola capsula esplosiva che espelle i semi quando sono maturi. Si mantiene facilmente in ambienti chiusi, in una stanza luminosa, ma senza luce solare diretta, tranne possibilmente al mattino presto o alla sera tardi e con atmosfera umida al 40/50% (abbastanza ordinaria, tranne in caso di riscaldamento invernale).
Questa pianta ha bisogno di un terriccio ricco di humus, da acido a neutro, del tipo franco alleggerito con perlite. Quando si rinvasa durante il periodo di crescita, è bene evitare di disturbare le sottili radici dell’impatiens, ma piuttosto rinnovare il terreno circostante mettendolo in un vaso più grande.
L’Impatiens niamniamensis ama una temperatura moderata, compresa tra 12 e 27°C. Non tollera il caldo (sopra i 30°C) o il freddo (sotto i 2°C). Il substrato deve rimanere sempre leggermente umido, ma non fradicio. La pianta viene annaffiata con acqua dolce, ogni volta che la superficie si asciuga leggermente. Ogni 2 o 3 settimane, in primavera e in estate, questa pianta golosa apprezza un fertilizzante liquido molto diluito.