Shein all’angolo, altre accuse dalla concorrenza: cos’altro ha combinato il marchio cinese
Arrivano altre pesantissime accuse per il colosso dell’abbigliamento Shein, che presto potrebbe dover fare fronte ad una causa legale titanica.
Fino a pochi anni fa non esisteva, poi un boom incredibile che lo ha catapultato nell’olimpo dei marchi di moda più diffusi e apprezzati del mondo, nonché tra gli e-commerce più trafficati e visitati ogni singolo giorno in tutto il mondo. Quello che ha creato l’imprenditore Chris Xu nel 2008 a Nanchino è diventato nel giro di pochissimo un vero e proprio fenomeno globale: Shein. Merito anche di una intelligentissima e aggressiva campagna di marketing sui social network che ha spinto sempre di più questo marchio e il suo modo di intendere la moda e il vestiario.
Non come bene di lusso o capi da tenere con sé tutta la vita, ma come accessori usa e getta, che invecchiano nel momento in cui attendiamo il corriere che ci bussi alla porta, che sono superati già dopo l’acquisto. Leader assoluto di questo modo di concepire l’abbigliamento, chiamato fast fashion, il colosso asiatico negli ultimi anni è sempre di più al centro di controversie legali ed etiche. Da una parte gli ambientalisti, che sottolineano come il fast fashion non faccia altro che danneggiare l’ambiente, creando una domanda spropositata per vestiti nuovi da confezionare, imballare e spedire. Che subito vengono buttati e sostituiti con altri nuovi.
Shein al centro di una nuova causa legale: l’accusa è gravissima
Poi ci sono le cause legali che denunciano le condizioni di lavoro negli stabilimenti di Shein, che sarebbero infernali, con l’accusa dell’uso di manodopera infantile che continua ad aleggiare attorno a questo brand. Ora arriva un altro attacco frontale, che potrebbe fare davvero molto male dato che a sferrarlo è un diretto rivale. Infatti tra le accuse mosse al marchio cinese c’è anche il plagio e l’infrazione dei copyright.
A muovere queste pesantissime accuse contro Shein è H&M. Un altro titano della moda, che negli ultimi anni ha abbracciato però una strada molto meno consumistica e che anzi si fa fregio della propria sostenibilità ambientale ogni volta che può.
H&M ha iniziato delle procedure legali contro Shein perché, come sostiene un rappresentante della compagnia “Riteniamo che Shein abbia violato in più casi i nostri disegni e modelli“. Precisamente da un unicorno nel 2001 ad oggi, il marchio svedese accusa quello cinese di copiare costantemente vestiti, disegni e modelli, infrangendo la legge.
In tal senso, l’azione legale mossa sottolinea la “straordinaria somiglianza tra i prodotti, che dimostra che devono essere stati copiati” e che “l’ampiezza della riproduzione non autorizzata delle opere protette dal diritto d’autore“ avrebbe causato danni economici incalcolabili.