Le lacrime non sono sempre uguali: cambiano in base allo stato d’animo
Si tratta di un comportamento naturale, ma le lacrime non sono sempre uguali. Ecco perché cambiano in base allo stato d’animo
Quante volte ci siamo commossi per una grave perdita, ma anche per un torto subito, una storia romantica o un obiettivo raggiunto dopo una moltitudine di sacrifici? Nella maggior parte dei casi, la commozione per ognuno di queste evenienze è sempre seguita da un pianto ininterrotto o da semplice commozione. Ma che siano di dolore o di gioia, le lacrime non sono sempre uguali.
Seppur all’apparenza sembra che sia il contrario, queste incredibilmente cambiano la loro “consistenza” e tipologia in base allo stato d’animo di chi sta lacrimando. Se sei curioso/a di sapere quali siano le differenze, allora non ti resta che continuare a leggere questo articolo.
Ecco perché le lacrime cambiano in base allo stato d’animo della persona
Come abbiamo già detto, le occasioni in cui le persone piangono sono molteplici. Seppure nella credenza comune queste vengono correlate a momenti di estrema tristezza e commozione, piangere è un comportamento comune anche in momenti di gioia particolarmente intensi e ricercati. Questo però non rende l’idea di quello che stiamo per spiegarvi: perché le lacrime cambiano in base allo stato d’animo della persona. Queste sono diverse sotto molti punti di vista, soprattutto a livello microscopico.
Nella ricerca “Topografia delle lacrime”, Rose-Lynn Fisher ha deciso di realizzare una raccolta fotografica in cui ha esposto numerose foto di lacrime essiccate fatte al microscopio. In tutti questi anni, la fotografa ha raccolto circa 100 campioni di lacrime, i quali dimostrano che non tutte sono uguali. Secondo gli esperti della Cleveland Eye Clinic, infatti, esistono tre tipologie di lacrime.
La prima è quella delle lacrime basali. Queste vengono prodotte in “maniera automatica” dagli occhi, in quanto servono a proteggerli dalla disidratazione. Queste lacrime sono infatti capaci di fornire un vero e proprio rivestimento, oltre ad apportare numerosi nutrienti per il nostro occhio.
La seconda tipologia è quella delle lacrime emotive. Si tratta di quelle maggiormente correlabili alle emozioni – sia positive che negative – e che hanno a che fare soprattutto con i livelli di stress nel nostro organismo. Questo potrebbe infatti dimostrare che il pianto ha una funzione che permette al nostro corpo di rilassarsi dallo stress.
Infine, la terza e ultima tipologia è quella delle lacrime riflesse. Queste vengono prodotte in risposta ad altri stimoli esterni. Tra i più diffusi vi sono la polvere o le sostanze sprigionate dal taglio di una cipolla.