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Cura con antibiotico, mai smettere prima: si rischiano conseguenze molto gravi

Si tratta di un’accortezza fondamentale per la salute. Ecco quali sono le conseguenze per chi smette prima la cura con antibiotico.

Una delle scoperte che, più di tutti, hanno rivoluzionato il mondo della medicina e fornito alle persone un supporto utilissimo per la propria salute, è quello degli antibiotici.

Grazie a questi farmaci, infatti, è possibile sconfiggere numerosi batteri – anche potenzialmente mortali – che altrimenti prolifererebbero nel nostro organismo. Tuttavia, si tratta di cure molto lunghe che a volte si ha la tentazione di interrompere. Ecco, quindi. che cosa si rischia se si smette prima che finisca la cura con antibiotico.

Cosa succede se si smette prima la cura con antibiotico

Non è affatto raro avere la tentazione di interrompere con anticipo la cura con antibiotico, senza consultare il medico. Molto spesso, infatti, gli antibiotici sono talmente efficaci da farci riprendere in pochi giorni, a volte anche in poche ore; tuttavia, questo non ci esime dal dover continuare il trattamento, in quanto correremo dei pericoli molto rischiosi. Ecco, infatti, che cosa succede se si smette prima la cura con antibiotico.

Ecco quali sono i rischi per la tua salute – BioPianeta.it

Quando un medico fa una scelta precisa e ci prescrive una cura a base di antibiotici, da rispettare giornalmente, lo fa con coscienza. Si tratta di una decisione che va rispettata e che è importante non interpretare a caso, soprattutto senza consultare il proprio medico. Può capitare, infatti, di stare già molto meglio tre, quattro, o anche una settimana prima della fine del trattamento, ma questo non vuol dire poter sospendere la cura da un giorno all’altro.

Interrompere il trattamento senza criterio, infatti, potrebbe vanificare totalmente l’efficacia delle terapia, oltre ad essere una minaccia in più per la nostra salute. Nonostante la rimozione della maggior parte dei batteri, infatti, potrebbe esserci sempre la concreta possibilità che circa un 2% di batteri sopravvivano prima della fine del trattamento. Anche una percentuale così bassa, infatti, potrebbe proliferare e far tornare l’infezione.

Inoltre, interrompere in anticipo, e senza il consenso del medico, una cura antibiotica, potrebbe favorire la proliferazione dei ceppi più resistenti e rendere vane le future cure antibiotiche. Questo è il motivo per cui il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è sempre più diffuso nella popolazione, e i medicinali che abbiamo a disposizione potrebbero via via ridurre la propria efficacia. Purtroppo, infatti, in Italia sono circa 10mila le persone che, ogni anno, muoiono a causa dei batteri resistenti agli antibiotici.