Mangi spesso il tonno in scatola? Fai molta attenzione, perché le conseguenze di un’alimentazione così ha sul tuo corpo possono essere gravi.
Oltre alla necessità di differenziare sempre la propria alimentazione infatti, il consumo costante e massiccio di prodotti ittici confezionati come questo rappresenta un serio rischio per salute. Ecco che cosa può accadere al tuo organismo.
Il tonno contiene molte sostante e nutrienti importanti ma quello in scatola non va assolutamente consumato più di una volta a settimana. Lo sapevi? Scopri per quale ragione gli esperti di nutrizione suggeriscono di non mangiarne più di due confezioni ogni sette giorni.
Tonno in scatola, tutti i rischi per la salute
Tutti gli esperti di nutrizione raccomandano di non mangiare più di una o al massimo due confezioni di tonno in scatola alla settimana, ma per quale ragione? A quanto pare il tonno di per sé è ricco di acidi grassi buoni omega tre e proteine nobili, tuttavia tra il prodotto ittico fresco e quello confezionato c’è molta differenza. Come tutti i cibi industriali inscatolati infatti, contiene molto sale, conservanti e additivi, per questo, se consumato in quantità rilevanti può rappresentare un rischio di problemi al cuore e alle arterie, può aumentare la pressione sanguigna, la ritenzione dei liquidi, e può anche far innalzare i livelli di glicemia nel sangue, ma non solo.
Il tonno, per sua natura, come tutti i pesci di grandi e medie dimensioni predatori, contiene molti metalli, tra cui soprattutto il mercurio, e per questa ragione non viene consigliato nelle diete della donne in dolce attesa. Dunque è molto importante limitare il consumo alle quantità suggerite dagli esperti di nutrizione, ed è fondamentale sapere quali parti del tonno sono contenute nella confezione, evitando prodotti scadenti.
Molti credono che il tonno al naturale possa essere più sano di quello conservato in olio di oliva ma in verità non è esattamente così. Si tratta di un alimento meno calorico ma anche più dannoso!
In definitiva, se ami il tonno cerca possibilmente di consumarlo fresco. Se scegli quello in scatola, di certo più pratico, leggi con la massima attenzione che cosa contiene, se si tratta di filetti o di parti di scarto del pesce, cerca di capire da dove proviene e dove è stato pescato, e non optare troppo spesso per quello al naturale, che essendo privo di olio, viene conservato usando un quantitativo ancora maggiore di sale rispetto al tonno confezionato tradizionale.