Mai mangiare i pomodori a digiuno: ecco gli 8 danni che fanno alla tua salute | Allarme medici
Ha una storia millenaria ed è giunto in Europa solo nella prima metà del XVI secolo. Da allora è diventato parte integrante di molte cucine, compresa l’italiana.
È proprio così: da quasi mezzo millennio le cucine di tutta Europa non possono farne a meno. Il pomodoro venne introdotto per la prima volta, secondo le evidenze storiche in nostro possesso, nel 1540 dal condottiero spagnolo Hernán Cortés e la sua coltivazione si diffuse poi a macchia d’olio il secolo successivo.
Inizialmente francesi ed inglesi lo avevano battezzato “pomo d’amore”, nella convinzione che avesse proprietà afrodisiache, e nel 1544 il botanico Pietro Andrea Mattioli lo descrisse all’interno dell’opera “Medici Senensis Commentarii” come il “pomo d’oro”, a motivo della sua caratteristica colorazione di tonalità gialla che assume appena prima della definitiva maturazione.
È una pianta annuale della famiglia delle Solanaceae e la prima civiltà che li adoperò di cui siamo a conoscenza è quella degli Aztechi, che scoprirono la bacca ed i frutti della pianta nell’America Centrale. Le sue proprietà sono particolarmente benefiche per l’organismo degli esseri umani a causa del loro basso livello calorico, dell’elevata concentrazione d’acqua che costituisce ben il 94% della loro massa e per la presenza di carboidrati, proteine, fibre e grassi che contengono. Eppure, alcuni modi di consumarli possono essere particolarmente deleteri.
Perché consumare i pomodori a digiuno può provocare problemi all’apparato digerente
Tra le proprietà benefiche dei pomodori, gli acidi organici come il malico, il succinico, il citrico ed il gluteninico favoriscono la digestione. Inoltre stimolano la diuresi e dunque anche l’eliminazione delle scorie presenti in eccesso nel nostro organismo. Tuttavia, è importante badare bene che queste azioni svolte dai pomodori avvengono a seguito di assunzione a “stomaco pieno”.
In altre parole, se consumati viceversa a stomaco vuoto e a digiuno possono in realtà provocare problemi di rilievo, come acuti bruciori di stomaco, diarrea e difficoltà renali. E non solo: anche reflusso, crampi, acidità, dolori addominali e, nei casi peggiori, condurre anche all’insorgenza di ulcere gastriche.
Questo perché i pomodori contengono anche il polifenolo dell’acido tannico, di cui si possono conservare elevate concentrazioni soprattutto quando non sono ancora completamente maturi. Ed è proprio quest’acido il principale responsabile dei disagi che possono emergere a seguito dell’assunzione dei pomodori a digiuno.
Per questo motivo occorre particolare attenzione nell’assumere succo di pomodoro come primo alimento al risveglio al mattino: si pensa ciò possa aiutare al dimagrimento, ma a riguardo non sussistono conferme scientifiche. Ed inoltre potrebbe essere un’abitudine più nociva che benefica per gli effetti che abbiamo descritto. In caso di dubbio, tuttavia, il nostro medico o dietologo di fiducia potranno darci i consigli migliori riguardo alla dieta più adatta a noi da seguire.