Le punture di zecca possono portare alla morte: ecco cosa devi fare nel tuo giardino per proteggere la tua famiglia
Difendersi dalle punture di zecca è facile, se sai come farlo. Ecco i consigli di Jean-François Cosson, specialista in ecologia delle malattie infettive.
Se il vostro giardino è in città, il rischio di essere morso da una zecca è praticamente pari a zero. Ma questo non è il caso di un orto o di un’area picnic in campagna o ai margini di un bosco. Per prevenire la proliferazione delle zecche negli spazi verdi sono stati testati diversi metodi. Tutti gli studi convergono su un punto: nell’Europa occidentale, dal 30% al 50% delle punture di zecca avviene in giardini privati e parchi comunali. Se riusciamo a ridurre il rischio in questi luoghi, allora avremo fatto un grande passo avanti nella prevenzione delle malattie legate alle zecche.
Le zecche Ixodes ricinus, la specie che morde più frequentemente l’uomo, amano le zone umide e abitate da una grande varietà di animali (roditori, caprioli, uccelli e lucertole) da usare per nutrirsi e riprodursi. Sulla base di questi semplici dati empirici, gli scienziati stanno iniziando a pensare e sperimentare un modo di progettare i parchi e giardini che riduca dal 30 al 50% il rischio di morsi di zecca per le persone e i loro animali domestici.
La strategia mirata per tenere alla larga le zecche
Poiché le zecche hanno bisogno di ombra e umidità, la loro presenza può essere ridotta creando aree luminose e soleggiate: tagliare la vegetazione, potare le basi degli alberi, rimuovere i mucchi di foglie e sigillare muri di pietra e sentieri lastricati, posizionare siepi lontano dalle aree frequentate, lasciare asciugare completamente il prato un’annaffiatura e l’altra e compostare – o bruciare – la vegetazione tagliata sono tutti accorgimenti utilissimi. Un pesticida può essere applicato selettivamente per aumentare l’effetto barriera.
Come noto, poi, gli animali domestici (cani, gatti) e gli animali selvatici possono portare zecche adulte – capaci di deporre migliaia di uova – nei nostri parchi e giardini. Questo è il motivo per cui gli animali domestici dovrebbero essere regolarmente sverminati, meccanicamente (con spazzola e pettine) o con repellenti o acaricidi. Ma cosa fare con gli animali selvatici, fonte di cibo per larghissima parte delle zecche adulte e quindi essenziali per la loro riproduzione? Potrebbe essere utile installare una recinzione per impedire il loro passaggio.
Per quanto riguarda i roditori, il compito è più complicato. Controllare la loro popolazione con le trappole rimane una soluzione inefficace, poiché sia i topi sia le zecche ricolonizzano rapidamente le aree. L’ideale sarebbe di sverminare anche loro utilizzando trappole automatiche appositamente create per tale scopo. È così che i cittadini del New Jersey hanno ridotto l’invasione di zecche e il dilagare di Borrelia burgdorferi (l’agente infettivo della malattia di Lyme) del 90% in soli due anni. In Connecticut, le autorità hanno anche installato stazioni per sverminare i cervi con risultati convincenti.
Gli alleati naturali contro le zecche
Le zecche hanno relativamente pochi nemici naturali, ma – prove alla mano – faraona e polli sono formidabili per mangiarle. Anche i loro parassiti, vermi microscopici di diverse specie (Steinernema carpocapsae o Heterorhabditis bacteriophora) completamente innocui per l’uomo e gli animali domestici, sono validi alleati: mescoliamoli con dell’acqua e spargiamoli nel nostro giardino, assicurandoci di mantenere umida l’area trattata per una almeno settimana per consentire ai vermi di insediarsi per bene.
Tuttavia, l’efficacia di questo metodo non è garantita perché i vermi in questione sono attivi anche contro molti insetti (alcuni dei quali utili contro le malattie delle piante), il che provoca un effetto di diluizione e riduce l’impatto sulle zecche. Più efficaci sono i funghi entomopatogeni: Beauveria bassiana e Metarhizium anisopliae sono i più utilizzati nella lotta biologica. Gli abitanti della contea di Dutchess (New York), assistiti da équipe scientifiche, hanno ridotto la presenza di zecche nelle loro proprietà del 60%, catturando i roditori con trappole speciali che spruzzano su di loro spore di quei funghi.
I roditori vengono quindi rilasciati e i funghi provvedono a sverminarli uccidendo le loro zecche. Nei casi più difficili resta sempre l’opzione dei pesticidi, ma il loro uso richiede grande cautela e un uso mirato nei luoghi più frequentati, perché sono tendenzialmente molto dannosi per gli animali domestici, i bambini, la fauna e la flora.