Sustainability Life

Il green tocca anche i cocktail: deciso come ridurre l’impatto, ma l’idea non piace a molti

La sostenibilità ambientale tocca sempre più aspetti della vita, addirittura anche i cocktail. L’ultima idea che non piace a molti

Siamo in piena estate e uno dei piaceri in queste serate così calde è quello di bere qualcosa con amici e affetti. Tuttavia, questa estate particolarmente calda ci sta facendo notare anche un’altra cosa molto importate – e allo stesso tempo preoccupante – che non dobbiamo dimenticare e riguarda il cambiamento climatico.

Dunque, fare attenzione ai consumi, alle abitudini e al modo in cui viviamo è fondamentale, anche nelle piccole cose. Ritornando al nocciolo della questione, la filosofia green sta toccando anche i cocktail. L’ultima idea per ridurre l’impatto ambientale in tal senso, però, non sta piacendo a molti.

Ecco come fare diventare più green i nostri cocktail

Anche un cocktail, purtroppo, rappresenta un consumo e, relativamente, un elemento inquinante per l’ambiente. Perché i cocktail siano green, se così si può dire, si sta facendo attenzione all’uso dei cubetti di ghiaccio che normalmente accompagnano i drink più famosi e diffusi in tutti i lounge bar. Questi, infatti, non sono per nulla sostenibili e rappresentano uno spreco enorme di acqua e risorse energetiche, come l’elettricità.

Cocktail green
Ecco come sostituire i cubetti di ghiaccio – BioPianeta.it

A certificarlo è un articolo pubblicato su Scientific American, una rivista scientifica, in cui viene spiegato a quanto ammonta il consumo di ghiaccio in questo campo. I dati indicano, infatti, che in un bar mediamente vengono consumati circa 90-130kg di ghiaccio al giorno. Per produrlo serve energia, che quindi corrisponde ad un ulteriore consumo. Per non parlare dell’acqua necessaria per la formazione dei cubetti di ghiaccio. Le macchine ad acqua, ad esempio, necessitano di circa 380 litri di acqua per realizzare circa 45kg di ghiaccio. Se pensiamo che la maggior parte di questi cubetti di ghiaccio vengono buttati o comunque si trasformano in semplice acqua da svuotare nei lavandini, si rende l’idea dello spreco.

La soluzione in questi casi sarebbe quella di eliminare totalmente il ghiaccio dai cocktail, cosa non affatto semplice. Si tratta infatti di un vero e proprio ingrediente portante della maggior parte dei drink offerti, ma questo non vuol dire che l’obiettivo sia impossibile. Esistono infatti alternative sostenibili al ghiaccio, come ad esempio i cubetti ottenibili dagli scarti prodotti dalle aziende che realizzano ghiaccio. Ma esiste anche l’azoto liquido, da poter utilizzare al posto del ghiaccio tritato. Nel nostro piccolo, invece, potremmo optare per cocktail che non richiedono l’utilizzo di ghiaccio o che possono essere serviti semplicemente in bicchieri conservati precedentemente nel freezer.

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