Cucina, se non pulite questi utensili rischiate 13 malattie mortali: come tenere al sicuro voi e la vostra famiglia
Nella cucina di casa, l’ultima cosa che ci si aspetterebbe di incontrare è un’infezione mortale di origine alimentare. E invece bisogna stare attenti
Nella stanza in cui prepariamo i nostri pasti (e spesso anche mangiamo) si annidano batteri di tutti i tipi. Il che significa che è abbastanza probabile che ci si possa ammalare in una stanza di casa che di solito consideriamo più che sicura. E studi su studi stanno lì a dimostrarlo. Le principali fonti di germi? Le nostre mani e i prodotti freschi crudi. E poi dove vanno a finire?
Lo strofinaccio che tutti o quasi teniamo appeso sopra o sotto il piano cucina, tra asciugatura di mani bagnate e pulizia di macchie e schizzi, è un ricettacolo di batteri come pochi altri. In un articolo su The Conversation, Primrose Freestone, docente di microbiologia clinica presso l’Università di Leicester, ha spiegato che da una serie di analisi sugli strofinacci è emersa la presenza di batteri che causano malattie anche molto gravi.
I rischi pesantissimi della scarsa igiene in cucina
Secondo Primrose, i batteri presenti negli strofinacci sono stati collegati a infezioni del tratto respiratorio, della pelle, del tratto urinario, cardiache, oculari, ossee, polmonari, della vescica, cerebrali, del sangue e articolari, oltre che a polmonite e artrite settica. Sì, è una lunga lista. Riferendosi a studi che hanno campionato strofinacci usati o superfici della cucina pulite con stracci di lino o cotone, la scienziata ha passato in rassegna tutti i batteri in agguato.
Uno studio che ha campionato 100 strofinacci usati, per esempio, ha rilevato la presenza di stafilococco aureo, un agente patogeno che può causare gravi complicazioni. Ma sono stati rinvenuti anche batteri Enterobacter, E.coli, Klebsiella, Pseudomonas aeruginosa, Bacillus subtilis. E Staphylococcus e Micrococcus non sono mai mancati all’appello!
Nelle persone con sistema immunitario debole, Micrococcus è stato collegato a infezioni polmonari, come la polmonite e l’artrite settica, insieme a infezioni agli occhi e al cuore. “Questi studi suggeriscono che esiste un rischio di infezione da strofinacci e che la maggior parte dei panni da cucina può essere contaminata da alti livelli di batteri“, scrive Primrose.
“È facile, quindi, che questi germi si trasferiscano sulle superfici di preparazione del cibo, causando potenzialmente gravi intossicazioni alimentari”. In effetti, gli strofinacci sono spesso umidi o tenuti piegati in un angolo del piano di lavoro. È questa costante umidità perpetua a renderli “serbatoi microbici così buoni”. Infatti, ricorda l’esperta, “l’acqua consente ai germi di crescere”. Soprattutto se sono presenti anche tracce di cibo.
La soluzione più efficace contro i batteri
La soluzione? Pulire e asciugare. Gli esperimenti di laboratorio sulla salmonella hanno dimostrato che i batteri si riducono di 1.000 volte se gli strofinacci sono lasciati appesi ad asciugare per 24 ore a temperatura ambiente. Dunque, fatelo almeno una volta al giorno o dopo ogni utilizzo.
Da valutare anche l’utilizzo di panni usa e getta o di asciugamani di carta per superfici fortemente contaminate, come quelle esposte alla carne cruda, per fermare la diffusione di batteri. Ed è opportuno lavare regolarmente gli strofinacci – possiamo disinfettarli efficacemente con un ciclo di lavaggio a 90° C con detersivo per bucato – per ridurne la carica batterica.
Se li lavate a mano, assicuratevi che il cibo e lo sporco evidenti vengano rimossi risciacquando in acqua calda con detergente. Dopo il lavaggio, è possibile disinfettare eventuali microbi rimasti utilizzando acqua bollente o un disinfettante come la candeggina, opportunamente diluito. Stirare gli strofinacci è altrettanto utile, poiché la temperatura del ferro superiore a 90° C.