L’uomo non è compassionevole come dimostra all’opinione pubblica, sono troppi i soprusi che gli animali devono subire e questa volta sembra essere una strada senza ritorno
L’essere umano per sopravvivere a se stesso deve raccontarsi false verità. Da sempre veniamo riempiti di immagini che ci stimolano a donare denaro per aiutare famiglie del terzo mondo o animali in via d’estinzione, ma dietro questo finto perbenismo si nasconde un circolo vizioso senza fine.
Se la situazione mondiale attuale è quella che stiamo vivendo, la colpa è dell’uomo. Come raccontavano tanti filosofi, come ribadiva lo stesso Rosseau: homo homini lupus est. Non c’è via d’uscita. La natura dell’uomo non è benevola come i media ci vogliono far credere, la natura dell’uomo punta al dominio, al denaro e il suo istinto di supremazia sugli altri esseri viventi è evidente fin dalla nascita.
La maggior parte degli animali in via d’estinzione, lo sono proprio per via dell’essere umano, ma la favola che ci viene raccontata non è più credibile. Gli elefanti stanno ormai scomparendo e il problema non è nel cambiamento climatico ma nella crudeltà dell’uomo che li cattura per ottenere le loro zanne dalle quali ottenere l’avorio, pagato in commercio fior di quattrini. Ma dietro quelle zanne si nascondono esemplari incredibili, con una personalità, una memoria e anche un legame sociale con la famiglia.
Elefanti africani in via d’estinzione, il WWF continua a lottare ma i dati sono avvilenti: tutta colpa del commercio d’avorio
L’elefante è un animale intelligentissimo e riesce a creare dei veri e propri legami che vanno oltre la sfera istintuale. Un maschio adulto può sfiorare anche i 4 metri d’altezza e i 6000 kg. Queste specie sono costantemente minacciate dal bracconaggio per il commercio d’avorio: materiale che viene pagato anche 1000 euro a kg, che per gli abitanti di quelle zone sono cifre da capogiro.
Il WWF sono decenni che allarma sull’estinzione di questi branchi, ogni giorno si stimano circa 70 uccisioni. Gli enti locali, i Governi, le organizzazioni per la tutela della fauna selvatica lottano ogni giorno contro questa criminalità ma purtroppo non è facile contenere un fenomeno del genere.
Il 60% dell’intera popolazione di elefanti africani è stato decimato. Sono diverse le aree protette con video sorveglianza, ma le uccisioni continuano di giorno in giorno dal 2000 a questa parte, in particolare, eppure nessuno ne parla. È assurdo pensare che un animale del genere adesso ha un alto rischio di estinzione per via del commercio delle zanne, ma il fenomeno non sembra diminuire.