Allarme spiaggia: l’impetigine è ovunque e mette a rischio la tua salute | Difendi subito la tua famiglia
Attenzione a questa malattia estremamente aggressiva che potrebbe compromettere per sempre le tue vacanze in spiaggia.
Purtroppo quando siamo in vacanza, in spiaggia, vorremmo semplicemente rilassarci un po’ e prenderci finalmente una pausa da tutti gli assillanti problemi che caratterizzano la nostra esistenza quotidiana nel mondo di tutti i giorni. Amici, parenti, lavoro, scadenze, scuola, impegni, scadenze, bollette ecc. Tutto messo da parte, per avere un po’ di tempo per noi stessi. Purtroppo però non sempre è così.
Perché dobbiamo ricordare che anche quando pensiamo di essere soli soletti, in realtà siamo in forte compagnia e anzi, quasi deve preoccuparci quanti altri esseri viventi sono con noi. Insetti, formiche e ovviamente tanti batteri e virus, abbastanza da rappresentare un piccolo Paese per ogni metro quadrato osservato. Alcuni sono abbastanza inermi e non danno troppi problemi, altri potrebbero rovinarci le vacanze.
Come per il tipo di malattia che stiamo per illustrarvi, ovvero l’impetigine, che se vi mette nel mirino potrebbe regalarvi diversi mesi di dolori atroci, di sangue e di notte insonni. Ecco come funziona, dove si prende e ovviamente come fare per evitarla.
Impetigine: sintomi, effetti e come evitare la malattia della sabbia
L’impetigine prende il suo nome dal latino impetere, ovvero attaccare con forza. E infatti quando questo tipo di condizione, che viene comunemente chiamata malattia della sabbia, interessa una persona, questa può soffrire per tanto tempo, e avere effetti tutt’altro che blandi sul proprio corpo.
La malattia è causata dallo streptococcus pyogenes (streptococco beta-emolitico) oppure dallo staphylococcus aureus. Questi batteri amano andare negli orifizi del nostro corpo, soprattutto nel caso in cui trova delle ferite o delle crosticine non totalmente chiuse, in cui proliferare sulla nostra pelle. Basta che della sabbia infetta tocchi la zona in questione, o venga a contatto con bocca, naso e occhi, ed ecco che è l’inizio della malattia.
La malattia si manifesta con la rottura della pelle nelle zone interessate. Può essere locale, ma nel caso di contaminazione può viaggiare anche nel resto del corpo, trovando altre zone dove proliferare. Assistiamo al crearsi di bolle gialle, che diventano man mano sempre più grandi e piene di pus. Una volta esplose lasciano spazio a croste spesse marroncine e puzzolenti.
Per evitare questa malattia, che interessa soprattutto o bambini sotto i cinque anni, è fondamentale avere un’igiene altissima ed evitare di esporre zone del corpo ferite alla sabbia. Lavarsi sempre e continuamente prima e dopo essere andati in spiaggia, soprattutto bene le mani e sotto le unghie. Non ingerire o inalare sabbia. Per trattare la malattia serve tempo, pazienza e tantissimi antibiotici, via via più aggressivi e localizzati nel caso in cui l’infezione si complichi.