La raccapricciante storia arriva dagli Stati Uniti e sta facendo il giro del mondo per la sua brutalità. Il povero cucciolo di bisonte è stato soppresso per uno strano motivo
Queste informazioni sono sempre difficili da digerire, specie per chi ama il mondo degli animali, in generale, e per gli animalisti, più in particolare. Ci troviamo nel parco nazionale divenuto famoso anche per la nota serie televisiva che lo racconta, lo Yellowstone. Si trova nello stato del Montana, negli States, è stato creato nel 1872 ed è stato il primo, del suo genere, ad essere stato costruito al mondo.
La particolarità di quest’area protetta è la presenza di alcune rocce gialle, da cui poi ha preso il nome. Questa zona è stata la dimora delle tribù native per più di 10 mila anni e i pellerossa, nel tempo, sono stati in grado di convivere con la natura che li circondava, come anche con i bisonti al pascolo, con cui vivono ancora oggi in maniera pacifica.
Dal 1806, però, arrivò l’uomo bianco da quelle parti, partendo dalle primissime spedizioni. Dopo le varie indagini il governatore, poi, rese questo parco la prima riserva nazionale protetta, anche se qualcosa, ogni tanto, non gira proprio nel verso giusto. Come la vicenda che vi stiamo per raccontare, che vede come protagonisti l’essere umano e un cucciolo. Quest’ultimo ha avuto la peggio, solo per una semplice interazione con una persona che stava visitando il luogo.
L’abbattimento del piccolo bisonte
Una storia che può sembrare essere irreale ma che, invece, ha tutti i connotati di una delle tante affermazioni di superiorità delle normative sulla natura selvaggia. Anche la mandria del cucciolo, però, ha la sua parte in questa particolare situazione, dato che dopo il contatto avvenuto fra esso ed un visitatore, il piccolo non è stato più reintegrato nel gruppo.
Eppure, la regola per chi visita queste zone è chiara: “Non avvicinarsi ai bisonti”. Ma sono tanti i turisti che accorrono in questo parco nazionale e, di tanto in tanto, qualcuno non la comprende bene o se ne dimentica. Questi ultimi sono sempre alla ricerca della foto perfetta o del selfie da poter condividere sui social network dimenticando, a volte, che non gira tutto intorno a questa voglia di mostrarsi.
Ma il pericolo da queste parti è sempre dietro l’angolo, dato che i visitatori più disattenti possono anche essere caricati o incornati dai grandi ruminanti. Questa volta, invece, la peggio l’ha avuta il piccolo cucciolo, allontanato dal proprio branco e, infine, ucciso dalle normative scritte dall’uomo.
Era il 20 di maggio quando il turista Clifford Walters ha disturbato ilvitello, dopodiché “l’uomo lo ha spinto fuori dal fiume Lamar, dove stava pascolando con la mandria”, ha affermato il pubblico ministero. Dopo questo fatto, il cucciolo è stato visto inseguire auto e pedoni e le guardie hanno tentato di reintegrarlo nel gruppo, ma senza successo. L’epilogo finale è stata la sua eutanasia, mentre Walters, dichiaratosi colpevole, è stato multato per un totale di 972 euro.