
Terapia post operatoria per il tumore al seno - biopianeta.it
Buone notizie per i pazienti oncologici: una cura riesce a diminuire le recidive di tumore al seno. I dettagli della notizia
Negli ultimi anni il tumore alla mammella è diventato il più diffuso dopo quello del colon. I dati sono preoccupanti ma non spaventano troppo i medici in quanto oltre l’88% riesce a superare il tumore. Il tasso di mortalità dipende dallo stadio in cui viene trovato il tumore una volta scoperto, ad oggi con le nuove terapie sono solo quelli al quarto stadio i casi davvero preoccupanti, con i controlli annuali è difficile incappare in una situazione del genere motivo per cui si riesce a rispondere precocemente al problema, salvando la paziente.
I dati hanno iniziato a dare un nuovo racconto clinico, a quanto pare nel tumore della mammella in stadio iniziale una nuova terapia riesce a ridurre il rischio di recidiva di oltre il 25%. Si tratta di una notizia di estrema importanza in quanto il 25% sono numeri notevoli che potrebbero salvare tante vite. Ridurre il rischio di recidiva significa che il tumore ha meno probabilità di tornare, aumentando così la prospettiva di vita del paziente. Se si riuscisse ad eliminare la possibilità di recidiva, al tempo stesso si può dire che diventerebbe quasi impossibile una ricaduta, che in molti casi si rivela letale.
Lo studio ha portato a nuove evidenze: la cura riuscirà a salvare più vite dopo l’asportazione del tumore al seno
Lavorando da questo punto di vista si cerca di far superare il problema al paziente con l’intervento, attraverso una terapia adiuvante, ovvero successiva alla chirurgia. I nuovi studi si affidano a una molecola ribociclib associata a terapia ormonale. Lo studio è in pubblicazione sul New England journal of Medicine e i dati sono stati già presentati al congresso della Società americana di oncologia clinica. In particolare si tratta di uno studio condotto su oltre 5mila pazienti, racconta l’Ansa.

Si riferisce nello specifico a tutti i pazienti colpiti da tumore al seno positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore Her 2, si parla del tipo più diffuso di tumore al seno. Attraverso questa nuova terapia la sopravvivenza post operatoria raggiunge l’88%, il limite dello studio si ferma al fatto che alcuni pazienti non sono riusciti a rispondere alla terapia, non per tutti quindi c’è a possibilità di riscontrare un vero e proprio calo della percentuale di recidiva.
Al momento la comunità scientifica ha deciso di aprire il lancio della terapia quanto prima, rispondendo così al bisogno di un’ampia platea di pazienti. Considerando che la malattia si ripresenta in un terzo dei casi, attraverso questa molecola la percentuale si abbasserebbe in modo significativo.