Hai mai visto un polpo che sogna?Beh, Al massimo hai sentito tuo fratello russare dal letto accanto. Leggiamo questa storia incredibile!
Una storia incredibile quella di un polpo di nome ‘Costello’, nome che ha acquisito da quando nuota nelle acque dell’acquario di ricerca della Rockefeller University di New York. Prima era uno dai tanti polpi della barriera brasiliana, precisamente un Octopus Insularis. Una storia che sembra normale, se non fosse che questo polpo è in grado di sognare. Sembra davvero incredibile ma gli studi hanno suggerito questa ipotesi. Cerchiamo di fare chiarezza sulla questione dando la parola agli esperti ricercatori del caso.
Il polpo, secondo gli scienziati, ha avuto una vita difficile al largo delle sue coste native. C’è la possibilità che sia stato attaccato più volte da un predatore, in uno scontro dal quale è uscito senza due tentacoli e un terzo danneggiato. L’incidente in questione, sempre secondo gli scienziati, avrebbe potuto segnarlo al punto tale da fare degli incubi su di esso. I suoi comportamenti vengono studiati e diverse volte ha avuto delle reazioni bizzarre mentre dormiva nell’acquario dell’università.
Costello, il polpo che sogna: un caso rarissimo studiato dagli esperti
Lo scienziato Eric Ramos, impegnato nella ricerca, ha notato più volte che l’acquario, o meglio l’acqua contenuta in esso, diventava completamente nera mentre Costello dormiva. Un comportamento strano, considerando che i polpi sputano inchiostro solo quando si sentono attaccati, come meccanismo di difesa.
Il polpo, ripreso anche da alcune telecamere poste sull’acquario (così come potete vedere nel video qui sopra), mentre dorme si vede chiaramente che sputa dell’inchiostro, come se volesse difendersi da qualcuno. Il suo colore di pelle cambia dal bianco al rosso scuro e trema vistosamente. Dei comportamenti molto curiosi, che fanno pensare agli scienziati che il polpo, Costello, possa sognare l’attacco subito come un incubo e avere questa reazione inaspettata.
Durante diverse riprese il polpo ha assunto questo comportamento più volte, rendendo possibile questa tesi. «I comportamenti mostrati in ogni episodio suggeriscono che l’animale era in difficoltà temporanea senza alcuno stimolo esterno evidente. Potrebbe rispondere a stimoli interni o a ricordi di dolori o traumi vissuti in precedenza». Queste le parole degli studiosi nel loro articolo pubblicato da bIoRxiv.
Secondo gli studiosi i comportamenti di Costello sono simili a quelli umani, di paranoia e terrore notturno: «con una struttura narrativa che ricorda i comportamenti di difesa dei polpi quando sono svegli». Non è comunque la prima volta che si sospetta che i polpi possano sognare. Chissà che non siano molto simili a noi.
