All’età di 86 anni è morto l’ex presidente del Consiglio dei Ministri e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: l’uomo da tempo era malato di leucemia
A 86 anni è morto Silvio Berlusconi, storico personaggio della seconda Repubblica e imprenditore, che da venerdì scorso era ricoverato al San Raffaele per degli accertamenti legati alla leucemia mielomonocitica di cui soffriva da diverso tempo.
Ad accorrere per primi all’ospedale sono stati il fratello Paolo e i figli Eleonora, Barbara, Marina e Pier Silvio. In questi minuti anche diversi esponenti politici stanno raggiungendo la struttura.
Cos’è la leucemia mielomonocitica di cui soffriva Silvio Berlusconi
La leucemia mielomonocitica cronica, di cui Berlusconi soffriva, è un raro tumore del sangue che colpisce una persona su 100.000, principalmente over 65. In sostanza, con la LLC, c’è una fin troppo consistente proliferazione di monociti (globuli bianchi, ndr). Le cause che possono portare all’affezione non sono chiare, ma potrebbero comprendere anomalie genetiche, età, ereditarietà, terapie pregresse per altri tumori.
I sintomi possono essere i più disparati, questi dipende se è una leucemia con sindrome mielodisplastica o mieloproliferativa. Comunque, tra i sintomi più comuni, vi sono trombosi e emorragie ricorrenti, facile formazione di ematomi, formazione di liquidi in eccesso negli spazi presenti all’interno delle membrane sierose, noduli sottopelle, predisposizione alle infezioni e ingrossamento della milza con possibile conseguente infarto dell’organo in questione.
Al momento c’è una sola terapie che dà possibilità di cura ed è il trapianto allogeno di cellule staminali. Queste vengono iniettate al paziente, previa donazione compatibile, dopo una chemioterapia mieloablativa. Così si sostituisce il midollo osseo con uno nuovo. Tale procedura, molto complessa, spesso non può essere applicata a causa dell’età avanzata del paziente. L’alternativa è l’assunzione di farmaci chemioterapici con l’intento di ridurre il numero di globuli bianchi e ridurre il volume della milza.
