La comparsa smodata di questo fiore nei campi e ai lati della strada è una buona notizia per noi
Un colorato trionfo nelle campagne italiane: scopriamo il misterioso fiore che ha riconquistato il paesaggio
In questi ultimi anni, avrai notato un cambiamento nei campi e lungo le strade della nostra bell’Italia. Forse non l’hai riconosciuto subito, ma è un ospite che torna a farci visita dopo una lunga assenza: un fiore di un rosso brillante che sta riconquistando i nostri paesaggi. Secondo Jean-Luc Laurent, esperto vivaista e docente di orticoltura, questo è un segno positivo per la biodiversità.
Questo fiore rosso selvatico, con i suoi quattro petali scarlatti e il suo piccolo bocciolo nero, che fiorisce tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, sta riconquistando la scena dopo essere praticamente scomparso. Stiamo di un fiore dei campi, che un tempo germogliava tra le spighe di grano. Purtroppo, l’avvento dell’agricoltura intensiva nella seconda metà del XX secolo, con il suo uso massiccio di pesticidi e fertilizzanti chimici, ha avuto un impatto devastante su questi fiori delicati.
Un colpo di colore per la biodiversità: il ritorno dei papaveri
Sì, stiamo parlando proprio dei papaveri. Ma cosa ha innescato questo lieto ritorno nei nostri campi di cereali e ai lati delle strade? “Oggi, gli agricoltori utilizzano più letame per fertilizzare i suoli e seminano il grano più distanziato“, spiega Jean-Luc Laurent. “Il risultato è che i papaveri hanno più spazio per prosperare”. L’interdizione di certi pesticidi ha, inoltre, favorito la loro rinascita.
Un altro fattore che ha favorito la rinascita del papavero è l’aumento delle coltivazioni biologiche. Nonostante la quota di terreni bio in Italia rimanga minore rispetto all’agricoltura tradizionale, la loro espansione favorisce il ritorno di piante come il papavero.
“I produttori biologici seminano varietà di grano tra cui possono essere presenti semi di papavero. Il grano viene piantato con minor densità per metro quadrato, il che permette alla vegetazione di crescere e dà al papavero la possibilità di tornare a fiorire”, spiega ancora Jean-Luc Laurent.
Una volta create le condizioni ideali per la sua crescita, il papavero ritorna a fiorire. “I semi possono rimanere inattivi per anni nel terreno, dove si conservano”, aggiunge il vivaista. I semi del papavero sono noti per la loro longevità e resistenza, sopravvivendo anche a periodi di siccità e a essere sepolti nel suolo: un bell’esempio di resilienza.
“Il ritorno di questa pianta ruderale (termine che indica una pianta che cresce in luoghi disturbati dall’uomo, come terreni arati, bordi stradali, ruderi. Ndr) è un segnale positivo per la biodiversità, un segno di un maggiore rispetto per l’ambiente”, conclude l’orticoltore. La prossima volta che vedi un campo di papaveri, ricorda che stai assistendo a un piccolo ma significativo trionfo della natura.