IT-Alert: partiti i primi test del servizio pubblico che avvisa su catastrofi imminenti o in corso
Il primo test ha coinvolto la Regione Toscana e, a seguire, sarà la volta di Sardegna e Sicilia: ecco IT-Alert, il servizio pubblico di allarme nazionale.
Nella giornata Mercoledì 28 Giugno sono cominciati i primi test del nuovo servizio nazionale di allarme pubblico IT-Alert. La prima Regione coinvolta è stata la Toscana, mentre il 30 Giugno sarà la volta della Sardegna ed il 5 Luglio della Sicilia. In tutti e tre i casi, il Dipartimento di Protezione Civile che cura il servizio, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha reso noto anche altre aree limitrofe delle Regioni coinvolte potranno essere incluse nelle prime operazioni di test (come risulta essere stato il caso dell’Emilia Romagna durante il primo test toscano).
Il 7 Luglio sarà poi la volta della Calabria ed il 10 dell’Emilia, per poi procedere via via lungo tutto lo Stivale con l’obiettivo di effettuare i test in tutte le Regioni italiane entro la fine dell’anno. In cosa consiste? Ebbene si tratta della ricezione di un avviso di allerta sul proprio smartphone che informa i cittadini riguardo all’imminenza di pericoli e rischi relativi al territorio, come eventi meteorologici di particolare importanza nonché di tipo catastrofico, anche qualora sia in corso.
Il fine del servizio informativo è quello di consentire all’intera popolazione nazionale di poter adottare tempestivamente misure di autoprotezione che possano risultare previdenti, efficaci e provvidenziali per la propria sicurezza personale, dei propri cari ed anche dei propri beni di proprietà. Scopriamo quindi in quali casi potrà essere attivato.
I casi di attivazione di IT-Alert da parte della Protezione Civile Nazionale
Dunque nei momenti di maggior allarme e difficoltà per la sicurezza, la Protezione Civile Nazionale utilizzerà lo strumento di IT-Alert per informare, supportare ed assistere la popolazione. Ma quali saranno i casi di specie? Ebbene potranno essere relativi a precipitazioni intense, alluvioni, maremoti provacati da sismi, malfunzionamenti e collassi di grandi dighe, emergenze radiologiche o incidenti nucleari, guasti a stabilimenti disciplinati dalla Direttiva Seveso e, per Vulcano, Vesuvio, Stromboli e Campi Flegrei, attività di tipo vulcanico.
La notifica di allerta non è un SMS, bensì una propagazione definita broadcast che, a differenza nel normale messaggio di testo, può essere inviata e ricevuta anche quando la rete risulti temporaneamente congestionata. Per riceverla non occorre effettuare nessuna registrazione ed inoltre è gratuita, anonima e non acquisisce alcun tipo di dato personale, garantendo il totale livello di privacy e riservatezza.
Come indicato sul sito web ufficiale dello strumento, “Quando la notifica di IT-Alert arriva sul dispositivo, blocca temporaneamente tutte le altre funzionalità del cellulare”. Dunque per ritornare ad utilizzarlo normalmente sarà “necessario toccarlo in corrispondenza della notifica per confermare la ricezione”. Maggiori informazioni e dettagli possono essere ritrovati proprio sul sito dedicato.