Il latte non è sempre salutare, ma anzi ci sono casi in cui può essere letale. Ecco cosa dicono gli esperti in merito
Prima di consumare il latte o di farlo bere ai vostri bambini, dovete prestare massima attenzione ad alcuni fattori. In questo articolo vi spieghiamo come scegliere un buon latte.
Il latte è il primo alimento con cui l’essere umano viene nutrito. Sia esso quello materno o quello artificiale, il bambino per i primi sei mesi di vita mangia solo latte. Anche una volta diventati adulti, gran parte delle persone continuano a bere latte, specialmente la mattina a colazione. I medici, del resto, consigliano il consumo regolare di latte e latticini per l’elevata presenza di proteine, calcio e vitamina D: elementi preziosi per la salute delle ossa.
A parte chi ha optato per un’alimentazione vegana, tutti gli altri continuano a consumare latte nella convinzione che si tratti di uno dei prodotti più sani al mondo. Ma è davvero così? In parte sì e in parte no. O meglio: quando acquistiamo il latte è fondamentale fare attenzione a determinati dettagli perché bere il latte sbagliato può anche portarci alla morte. In Puglia, di recente, è deceduta proprio una bambina a causa del latte.
Latte: ecco quando bisogna evitarlo
Tra gli scaffali dei supermercati ormai la scelta è davvero vastissima: latte intero, parzialmente scremato, totalmente scremato, microfiltrato, fresco, a lunga conservazione. Addirittura è stato creato il latte senza lattosio per chi è intollerante. Senza contare che, al tradizionale latte bovino, si sono aggiunti da qualche anno il latte di capra, il latte di asina e le bevande vegetali che ricordano il latte come quelle di soia, riso, avena, mandorla, cocco o nocciola.
Qualunque sia la vostra preferenza, è importante leggere sempre bene l’etichetta e assicurarsi che il latte sia stato pastorizzato o sterilizzato. Consumare latte crudo, non sottoposto ad alcun trattamento, è molto pericoloso. In Puglia nei giorni scorsi sono stati segnalati tre casi di bambini con una malattia acuta: Seu, Sindrome emolitico-uremica. Una bambina di poco più di un anno è deceduta. I casi arriverebbero tutti dalla zona di Altamura e, a quanto pare, tutti e tre i piccoli pazienti avevano consumato latte crudo che avrebbe provocato la Seu, un’infezione batterica che può causare anche insufficienza renale e portare al decesso.
Il latte crudo – cioè appena munto e non sottoposto ad alcun trattamento termico – può essere ricco di batteri pericolosissimi per la salute dell’essere umano. Questo genere di alimento solitamente si trova nei distributori di latte sparsi in alcune città. Molti lo acquistano credendo sia un prodotto migliore, più ricco di nutrienti ma sbagliano. Come ricorda il ministero della Salute esistono dei criteri e delle norme precise per garantire il rispetto delle norme igienico sanitarie e la salubrità del latte. Per questo, sulle etichette del latte crudo è obbligatorio riportare la dicitura “da consumarsi previa bollitura” e informare sulle corrette modalità di consumo e conservazione.