
sostanze chimiche pericolose nei vestiti - biopianeta.it
Poche persone conoscono tutti i prodotti chimici pericolosi utilizzati nei vestiti, che abitualmente vengono indossati.
L’abbigliamento è un componente essenziale della vita quotidiana di una società. Ma quando sono stati inventati i vestiti? Uno studio molto accurato, condotto da dei ricercatori dell’Università della Florida, ha scoperto che i primi vestiti risalgono addirittura a 170.000 anni fa. Chiaramente è molto complicato fare una ricerca dettagliata, poiché i tessuti o le pellicce non possono sopravvivere millenni.

Tuttavia, i ricercatori per capire quando sono nati i primi indumenti hanno studiato il genoma dei pidocchi dei vestiti. Gli esperti hanno affermato che questi pidocchi sono nati proprio quando gli esseri umani hanno inventato gli indumenti. Quindi, per conoscere il periodo in cui è nata la prima “moda”, è sufficiente studiare i pidocchi dei vestiti.
I prodotto chimici pericolosi sui vestiti
Secondo dei recenti studi negli Stati Uniti ci sono molti vestiti pieni di sostanze chimiche tossiche, che sono molto dannose per il corpo umano. Per la precisione le sostanze tossiche sono presenti su centinaia di indumenti utilizzati quotidianamente. Purtroppo, si pensa che la scoperta non sia circoscritta solo nel territorio americano, ma possa addirittura estendersi anche in altri continenti. Molte di queste sostanze sono state inserite negli anni ’40, con lo scopo di non far formare le macchie.

Ma quali sono i vestiti con queste sostanze? Precisamente sono state trovate in giacche impermeabili, su pantaloni sportivi, su camice e anche su dei reggiseni. Inoltre, nel 2022 circa tre prodotti su quattro, che erano resistenti all’acqua e alle macchie, avevano prodotti chimici tossici. Tuttavia, si è scoperto che alcune sostanze pericolose si trovano anche nelle pentole antiaderenti, nei vestiti idrorepellenti e persino nella schiuma antincendio. In più, questi prodotti chimici non riescono a debellarsi nell’atmosfera, perciò rimangono nel corpo umano o nell’acqua potabile. Infatti, hanno dimostrato che quando questi vestiti si lavano con l’acqua, le pericolose sostanze incominciano a disperdersi nell’aria.
Naturalmente, la percentuale che rimane nell’acqua può sfociare nei mari e nei fiumi, contaminando i pesci e molti altri animali sulla terraferma, che bevono quell’acqua. Ciò che sorprende maggiormente di questa ricerca, è che sono state trovate delle piccole percentuali di queste sostanze chimiche anche nel sangue di molti americani. Pertanto, negli ultimi anni molte persone hanno incominciato ad agire per via legale, per contrastare tanti marchi di abbigliamento, i quali realizzano molte pubblicità sui loro vestiti sostenibili per l’ambiente. Fortunatamente c’e qualche buona notizia: un’azienda che vende biancheria intima ha deciso di pagare 5 milioni di dollari per migliorare un suo prodotto.