Escrementi, volatili e insetti morti in un negozio di cibo asiatico: ecco il raccapricciante esito della visita ispettiva delle forze dell’ordine.
Una società di distribuzione di prodotti etnici asiatici della capitale è appena finita nell’occhio del ciclone dopo che i Nas hanno rinvenuto escrementi e tracce di insetti e animali morti nei loro laboratori.
I militari hanno bloccato ben 875 tonnellate di cibo che era contenuto nei magazzini. Ecco dov’è accaduto e quali regioni italiane ha interessato il sequestro.
La data del 7 giugno è nota come “Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare”, perché da ben quattro anni è dedicata alla costruzione di una sempre più elevata consapevolezza dell’opinione pubblica rispetto all’importanza della sicurezza alimentare. Lo scopo è quello di tutelare e proteggere la salute dei consumatori.
Nove città italiane coinvolte nell’operazione dall’operazione dei NAS: i dettagli
I negozi che vendono generi alimentari sono tenuti a rispettare con grande scrupolosità le regole imposte dal protocollo Hccp. Questo si applica a tutti i depositi, ai magazzini, e alle attività legate al trasporto e alla distribuzione di alimenti e bevande, perfino ai distributori automatici.
Inoltre chi gestisce un punto vendita di cibo deve dimostrare di avere frequentato, con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle Regioni. Insomma, in Italia per fortuna la legge è abbastanza severa in quest’ambito e ciò garantisce la sicurezza di tutti. Però come spesso accade qualcuno prova ad aggirarla, ed è quello che è successo proprio nelle scorse ore a Roma, dove i militari hanno fatto visita a un negozio gestito da un cittadino originario del Bangladesh, e hanno poi disposta la chiusura immediata dell’esercizio commerciale per gravi “carenze igienico sanitarie e strutturali“, come si legge nei maggiori portali di informazione.
I Nas hanno trovato tracce di insetti e di volatili morti. Per tanto hanno sequestrato circa 875 tonnellate di cibo che era contenuto nei magazzini. Ma i negozi definiti sporchi e con merce tenuto ammassata senza neppure un apposito scaffale, non sono solo quelli della capitale.
I carabinieri nell’ultimo anno hanno portato a termine oltre 27 mila ispezioni, oltre che a Roma anche a anche Catania, Milano, Livorno, Parma, Brescia, Cremona, Padova, e Ancona. I controlli, avvenuti da Nord a Sud, hanno avuto come risultato sconcertante il ritiro di circa 8000 tonnellate e mezzo di merce. Il cibo, ritenuto pericoloso per via delle scarse condizioni igienico sanitarie, è stato sequestrato e sono state arrestate ben tre persone. Purtroppo non è la prima volta che i Nas rilevano nei negozi che vendono cibo asiatico condizioni di grave irregolarità.