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Com’è fatta veramente la bresaola: nessuno lo sapeva, forse ora non la mangerai più

Probabilmente non lo sapevi e forse ora non la mangerai più. Ecco com’è fatta veramente la bresaola e com’è composta

Tra gli alimenti spesso consigliati per la perdita di peso, la bresaola occupa senza dubbio un posto di rilievo e di “fama”. Questo affettato ha guadagnato grande popolarità grazie alla sua bassa quantità di grassi, che lo rende una scelta ideale per coloro che desiderano seguire una dieta ipocalorica.

Tuttavia, pochi conoscono realmente la composizione di questo alimento. Nel resto dell’articolo, quindi, ti sveleremo com’è fatta veramente la bresaola e ci addentreremo nella sua struttura.

Ecco com’è fatta veramente la bresaola

La bresaola è uno degli insaccati più amati e consumati in Italia e in Europa. È diventata particolarmente popolare grazie alla sua associazione con le diete ipocaloriche. Tuttavia, non tutti conoscono a fondo la sua vera composizione e gli elementi che la costituiscono. Questo ha reso la bresaola un affettato piuttosto controverso. Ma vediamo subito da cosa è composta.

Ecco com’è fatta veramente la bresaola – BioPianeta

La bresaola è generalmente realizzata utilizzando pezzi di carne di manzo, ma può anche essere prodotta con carne di cervo, cavallo o maiale. La bresaola classica, quella che viene prodotta utilizzando in particolar modo carne bovina, viene ottenuta dalla carne congelata di zebù. Si tratta di una razza di bovini molto diffusi e proveniente dal Brasile.

Dunque, per la produzione della bresaola viene utilizzata questa carne anche nel nostro Paese, che quindi importa dall’estero e la lavora in Italia. Quindi, si tratta di carne proveniente dall’estero e lavorata nel nostro paese successivamente. Anche nei casi di bresaola “made in Italy”, infatti, non viene specificato che la carne è importata, ma è menzionato solo il fatto che viene lavorata nel nostro Paese. Per quanto riguarda la sua composizione, inoltre, la bresaola è realizzata utilizzando parti specifiche del bovino come la fesa, la punta d’anca, il magatello, la sottofesa e il sottosso.

Oltre alle parti del bovino appena elencate, la bresaola, per permettere una maggiore conservazione e un sapore caratteristico, contiene anche sale, zucchero, nitriti, spezie e acido ascorbico tra i suoi ingredienti. Quindi, come per molti insaccati e prodotti processati, la carne (che viene da lontano) non è l’unico elemento presente. Quando consumiamo la bresaola, assumiamo anche sale, zucchero e, soprattutto, additivi, anche se rientrano nei limiti stabiliti dalla legge. Inoltre, essendo un prodotto di origine animale, ha un impatto significativo sull’ambiente. Dunque, il consiglio sarebbe quello di ridurre drasticamente o addirittura evitare questo insaccato, scegliendo alternative più “sane” come, ad esempio, la fesa di tacchino o il petto di pollo.