Anche per il 2023 è possibile beneficiare di detrazioni fiscali a seguito di acquisto e di installazione di nuove stufe a pellet: vediamo come fare.
Fino al prossimo 31 Dicembre ed a partire dallo scorso 1 Gennaio, chi acquista nuove stufe a pellet o effettua interventi di manutenzione su quelle già in possesso può beneficiare del Bonus Stufe a Pellet 2023. Sono tre le agevolazioni che rientrano nella misura, ovvero il Bonus Ristrutturazione al 50%, l’Ecobonus al 65% e l’Ecobonus al 90%.
Ciascuna delle agevolazioni prevede il soddisfacimento di requisiti specifici, ma in tutti i casi sussistono condizioni generali di ammissione. In particolare, la detrazione viene concessa solo per lavori effettuati in abitazioni o edifici già esistenti ed iscritti al catasto; non sono inclusi dunque immobili attualmente in fase di nuova costruzione. Inoltre, in nessun caso l’Ecobonus può essere cumulato con il Bonus ristrutturazioni al 50%.
Inoltre, per tutti i casi la modalità di pagamento è stata distinta in due categorie: la prima per i titolari di reddito d’impresa; la seconda per i non titolari di reddito d’impresa. Per i titolari di reddito d’impresa non è obbligatorio pagare mediante bonifico, ma il pagamento non potrà essere effettuato in contanti bensì comprovato da idonea ricevuta a seguito di versamento, ad esempio, tramite bancomat o carta di credito. Per chi non è titolare del reddito d’impresa, invece, è richiesto necessariamente il pagamento tramite bonifico bancario o postale.
Le caratteristiche principali delle tre tipologie di agevolazione
In quanto al Bonus Ristrutturazione 50%, la detrazione viene concessa nei casi di lavori su condomini così come su singole unità residenziali, anche rurali e pertinenza, di qualsiasi categoria catastale. I lavori devono essere di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo oppure ristrutturazione fino ad un importo massimo di 96.000 Euro.
L’Ecobonus 65%, invece, riguarda il solo acquisto della stufa a pellet, per una spesa massima pari a 30.000€. I requisiti, in questo caso, si riferiscono ad abitazioni o edifici in cui il riscaldamento sia già presente, con rendimento utile nominale superiore all’85%, che rispettino i limiti di emissioni stabiliti dal Decreto Legislativo 152/2006 o dalle delibere regionali, con infissi che rispettino i limiti di trasmittanza termica secondo il decreto legislativo 192/2005 e che le biomasse utilizzate per la combustione siano a norma.
Infine, per ottenere il Superbonus 90% riguarda lavori ed interventi effettuati sugli immobili al fine di migliorarne l’efficienza energetica. In questo caso, l’acquisto e l’installazione della stufa a pellet è incluso, ma deve avvenire in contemporanea con altri lavori di efficientamento energetico effettuati sull’intero edificio. Per maggiori informazioni e dettagli, è possibile visitare il sito web ufficiale dell’ENEA alla sezione dedicata.