Bevi vino abitualmente? Scopri quanti e quali batteri hai in bocca
Se bevi spesso vino potresti avere tanti batteri in bocca e non saperlo: scopri quali sono e soprattutto quanti
Il consumo di vino altera la comunità batterica della nostra bocca. Uno studio realizzato in Portogallo che spiega in base all’assunzione di vino la quantità e qualità di batteri che abbiamo in bocca in base al consumo che facciamo di quest’ultimo. Da molti anni è in voga lo studio del microbiota, e cioè l’insieme di batteri, funghi e virus che popolano uno specifico ambiente in un determinato momento.
Alla base di questo studio e soprattutto di questo interesse verso le comunità di microbi, c’è la consapevolezza che questi elementi sono determinanti negli ecosistemi. La loro importanza è direttamente proporzionale al corretto svolgimento delle funzioni vitali e fisiologiche degli organismi che li ospitano.
Un fattore importante delle numerose ricerche che sono state fatte negli ultimi anni riguarda l’uso di sistemi di sequenziamento in parallelo basati sulla tecnologia di seconda generazione: i cosiddetti Ngs (Next Generation Sequencing), con lo scopo di caratterizzare il patrimonio genetico del microbiota. In questo contesto la maggiore importanza è stata data al microbiota più numeroso. Ovvero, quello che nel caso del microbiota orale si pensa che possa giocare un ruolo fondamentale nella percezione di sapori e odori.
Se bevi vino hai questi batteri in bocca: la scoperta davvero incredibile arriva dal Portogallo
Questa teoria ha ispirato lo studio che arriva direttamente dall’Università di Porto, dove dei ricercatori hanno evidenziato delle differenze di batteri dalle bocche dei degustatori di vino professionisti rispetto a quelle dei consumatori saltuari. Vediamo se queste differenze causano percezioni diverse di sapori e odori rispetto ai gruppi di campioni di persone.
La ricerca ha evidenziato degli aspetti importanti. Coloro che fanno un consumo più frequente di vino, hanno la bocca più pulita. Migliora la loro flora batterica e crea nuove nicchie pronte ad affrontare agenti patogeni. La scoperta però va anche al di là di questo, perché si è scoperto che la percezione del gusto cambia.
I batteri del genere Actinomyces, abbondano nella bocca dei degustatori, permettendogli di assaporare il vino in maniera diversa. Lo stesso gruppo si sta ora occupando di ricerche analoghe ma in campi di studio diversi. Ad esempio l’ambito culinario, analizzando gli chef, oppure quello dei profumi. L’Italia è anch’essa partecipe di questi studi innovativi, considerata una delle nazioni produttrici leader di questi settori.