C’è allarme in Italia per la diffusione di peste suina: ecco i numeri della malattia e dove è localizzata nel nostro Paese
Crescono i numeri riguardanti lapeste suina. La malattia, che colpisce maiali, cinghiali e altri animali della stessa famiglia genetica, si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia. Ad oggi, sono sette le regioni italiane in allerta, ma la situazione potrebbe cambiare a breve perché in continua evoluzione.
La peste suina si diffonde infatti molto rapidamente tra gli animali. Si tratta di un virus che colpisce gli animali e che, nella maggior parte dei casi, porta alla morte in pochissimi giorni. Secondo quanto divulgato dalle autorità sanitarie, gli animali colpiti subiscono sintomi come febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi. Può verificarsi anche la morte improvvisa.
Non vi sono versioni certe, ma probabilmente la peste suina in Italia si è diffusa tramite due distinte epidemie, quella tra Liguria e Piemonte e quella all’interno del raccordo anulare di Roma. Le epidemie sarebbero state innescate dai rifiuti di carne suina mangiati dai cinghiali.
Peste suina in sette regioni italiane: è allarme
La situazione in Italia è in continua evoluzione, anche se i recenti report dicono che i grandi distretti suinicoli italiani per ora non sarebbero interessati. Si segnalano per alcune positività in allevamenti medio-piccoli che portano a dover prevedere restrizioni anche in allevamenti commerciali e industriali di determinati territori. E, a proposito di territori, quali sono quelli colpiti dalla peste suina?
Allo stato attuale, sempre secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, sarebbero sette le regioni in cui è presente la peste suina in Italia. Al Nord, infatti, il virus circola in Liguria, Piemonte e Lombardia, mentre al Centro rimane attivo il focolaio di Roma. Ma casi sono segnalati sia in Campania, che in Basilicata, nonché in Calabria, con particolare riferimento alla provincia di Reggio Calabria, spostandoci verso Sud.
Occorre comunque ricordare che la peste suina non è trasmissibile all’uomo né attraverso il contatto diretto con animali malati, né tramite alimenti di origine suina. Anche mangiando un animale infetto, l’uomo sarebbe comunque al sicuro, perché probabilmente il virus non sopravvive ai processi gastrici e intestinali della digestione. L’uomo può però essere veicolo di trasmissione del virus attraverso la contaminazione di veicoli, indumenti, attrezzature, cibo di origine o contenente carne suina, anche stagionata.