È possibile respirare meno ossigeno per vivere più a lungo? Per alcuni scienziati lo è, e ce l’hanno spiegato per bene.
Siamo cresciuti con l’idea che per vivere, fin da quando emettiamo il primo respiro, l’ossigeno non debba mai mancare nei nostri polmoni. Questi scienziati però hanno rivoluzionato quest’idea vecchia quanto la vita. Un gruppo di esperti studiosi che ha dimostrato che per condurre una vita più longeva, è in realtà necessario respirare meno ossigeno. Sembra incredibile vero? In verità non lo è, e ce lo hanno spiegato per bene loro, gli studiosi di questa insolita ricerca.
Cerchiamo di fare luce allora su questo concetto che sembra non essere molto chiaro. Gli esperti del Massachusetts General Hospital hanno dichiarato che vivere in una condizione di Ipossia, e cioè con poco ossigeno nel tessuto corporeo, permette di prolungare la durata della vita. Lo studio è stato pubblicato su PLOS Biology, condotto su alcuni topi da laboratorio. I topi in ipossia cronica, che respiravano aria con ossigeno all11%, avevano il 50% in più di possibilità di vivere più a lungo rispetto a coloro che invece respiravano ossigeno a livelli regolari.
Vivere più a lungo respirando meno ossigeno, la ricerca di alcuni scienziati rivoluziona il mondo scientifico
È il primo studio che dimostra che una minore quantità di ossigeno permetta di vivere più a lungo. “Sebbene la restrizione calorica sia l’intervento più ampiamente efficace e ben studiato per aumentare la durata della vita e la durata della salute, questa è la prima volta che la restrizione dell’ossigeno si è dimostrata benefica in un modello di invecchiamento dei mammiferi”, ha dichiarato uno degli autori dello studio, Robert Rogers.
Dividendo i topi in gruppi, gli scienziati hanno dimostrato che coloro che vivevano lo stato ipossia cronica, e quindi respiravano ossigeno solo in percentuale ridotta (11%), vivevano più a lungo rispetto a coloro he invece vivevano a regimi ordinari di ossigeno (21%). Rispettivamente 23,6 settimane quelli all’11% e 15,7 settimane l’altro gruppo. Una scoperta davvero sorprendente.
Gli scienziati hanno però dichiarato che questa condizione può essere messa in pratica sui roditori, e che non è detto che valga lo stesso per gli esseri umani, indicando anche che questa condizione debba essere innestata in un’età molto giovane.
“I nostri risultati iniziali stabiliscono che la restrizione di ossigeno è un potenziale intervento sull’invecchiamento, motivando la ricerca di meccanismi sottostanti e la generalizzazione ad altri modelli di mammiferi”, hanno dichiarato in seguito. Secondo loro, il processo di ipossia negli umani, se ben condotto, potrebbe rallentare l’invecchiamento.