Marlene Kuntz: “Karma Clima” è diventato un documentario
Il progetto che unisce arte e sostenibilità è in selezione ufficiale al 71° Trento Film Festival
Il progetto che unisce l’arte alla sostenibilità, Karma Clima promosso dai Marlene Kuntz, si trasforma in in documentario in selezione ufficiale al 71° Trento Film Festival. Il film sarà proiettato in anteprima mondiale il 30 aprile, in occasione della kermesse, alle ore 17.
Karma Clima dei Marlene Kuntz diventa un documentario. Il progetto che mette insieme la sostenibilità e l’arte si trasforma in un film selezionato ufficialmente dal 71° Trento Film Festival. Un ampio progetto promosso dal gruppo musicale e che, con la regia di Michele Piazza, prende la forma di un documentario prodotto da Flash Future. Un racconto delle tre residenze artistiche che hanno fatto da sfondo e insieme da protagoniste nell’ultimo lavoro discografico della band cuneese. Karma Clima, Al-Kemi Records / Ala Bianca- distribuito da Warner Music Italy / FUGA è disponibile in digitale, CD e vinile.
Marlene Kuntz e documentario al 71° Trento Film Festival
Per quanto riguarda il documentario nato dal progetto dei Marlene Kuntz si trova inserito nella categoria Proiezioni speciali del 71° Trento Film Festival. Il film, come già precisato, sarà proiettato in prima mondiale a Trento il 30 aprile alle ore 17 (sala Modena 3) e in replica il 3 maggio alle ore 15 (sala Modena 1). Come riporta una nota stampa ufficiale, il regista Michele Piazza ha commentato: “L’idea di produrre un documentario che illustrasse l’esperienza Karma Clima è arrivata alla fine delle tre residenze artistiche“. Rivela ancora Piazza: “Seguivo i Marlene Kuntz per realizzare un reportage fotografico legato alla registrazione dell’ultimo album, in contemporanea giravo immagini dei borghi riqualificati e interviste ai protagonisti“.
“Solo a residenze concluse ho iniziato a stendere una possibile struttura narrativa. Il risultato è un film che contiene le registrazioni dei musicisti, gli incontri con le comunità e le associazioni coinvolte e testimonianze sul tema del cambiamento climatico“. Un progetto singolare che mette l’arte in relazione con la rivalutazione territoriale tra alcuni piccoli borghi d’Italia.
Il progetto sostenibile
Le tre residenze scelte per Karma Clima si trovano, infatti, in luoghi emblematici della “piccola Italia“. Tre Comuni in provincia di Cuneo. Si parte dal Comune di Ostana, ai piedi del Monviso, uno tra i borghi più belli d’Italia e conosciuto per essere un laboratorio di rinascita metromontana e culturale. Si passa poi per il Comune di Piozzo, in cui ha sede il rinomato Birrificio Baladin di Teo Musso. Fino ad arrivare nella borgata Paraloup, nel Comune di Rittana, luogo in cui le prime cellule della Resistenza si organizzarono per l’opposizione all’occupazione nazista. Luoghi importanti a livello paesaggistico, dunque, ma anche storico e culturale. Posti a cui i Marlene Kuntz hanno deciso di dedicare la giusta e meritata importanza attraverso il progetto di Karma Clima.
L’undicesimo lavoro della band è stato anticipato dai singoli La fuga e Vita su Marte. Il disco nasce dal progetto omonimo svoltosi nelle residenze sopracitate tra ottobre e dicembre 2021. Lo scopo del progetto, assolutamente sostenibile, è stato quello di di riqualificare i territori del Cuneese e allo stesso tempo di sensibilizzare con eventi sul tema della crisi climatica, su attività locali, artistiche e culturali. Le tracce dell’album affrontano, infatti, per gran parte i temi relativi al cambiamento climatico. Un nuovo progetto musicale come quello dei Fuoricentro (Non è tutto finito) che affronta un tema attuale come quello della crisi climatica e della rivalutazione ambientale e unisce l’arte alla sostenibilità.