Il Ghana avrebbe approvato il primo vaccino che potrebbe rappresentare un’importante svolta per combattere la malaria. Il nuovo siero, sviluppato dall’Università di Oxford, raggiungerebbe per la prima volta una soglia di efficacia superiore al 75%.
Un nuovo vaccino potrebbe essere la soluzione più che efficace alla lotta contro la malaria. Si chiama R21/Matrix-M e la Food and Drugs Authority ghanese avrebbe dato il suo via libera, al momento, per i bambini di età compresa fra i cinque e i 36 mesi. Questa malattia, infatti, è ancora oggi una piaga molto importante. Solo nel 2021 ha causato la morte di oltre 600mila persone (principalmente bambini al disotto dei 5 anni di età). Ad essere colpiti, inoltre, sono principalmente alcuni paesi. Secondo il World Malaria Report 2022 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 96% dei decessi si è verificato in 29 Nazioni. I paesi più colpiti dalla malaria sono Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Niger e Repubblica Unita di Tanzania.
La lotta contro la malaria
Grazie al nuovo vaccino sviluppato dall’Università di Oxford, oggi si potrebbe avere un’arma in più per combattere la malaria: l’R21/Matrix-M. Già nel 2021 l’Oms aveva raccomandato l’uso di un altro vaccino: l’RTS,S/AS01. Indicato soprattutto per i bambini che vivono in regioni a rischio alto o moderato per la trasmissione della malaria. Questo primo vaccino mostra un’efficacia del 30% che, combinato con altre terapie preventive già esistenti, è sicuramente un ottimo strumento alla lotta alla malaria. Nel frattempo, però, gli studi sono andati avanti fino ad arrivare al circa 75% di efficacia con l’R21/Matrix-M.
Attualmente questo secondo vaccino è sottoposto agli studi clinici di fase tre in Burkina Faso, Kenya, Mali e Tanzania, per i quali sono stati coinvolti 4800 bambini. Come riporta Wired, Adrian Hill, ricercatore capo per il programma R21/Matrix-M e direttore del Jenner Institute presso il Nuffield Department of Medicine dell’università di Oxford, spiega che il raggiungimento di questo importante obiettivo è il culmine di 30 anni di ricerca. Inoltre, sembra che questo vaccino per combattere la malaria possa essere introdotto su grande scala e a costi moderati.
Un vaccino per tutti
A rendere il vaccino particolarmente efficace sarebbe, in particolare, la presenza della Matrix-M, un adiuvante a base di saponine. Questo sarebbe in grado di potenziare la risposta immunitaria e renderla più duratura. Adar Poonawalla, Ceo del Serum Institute of India Pvt Ltd. che ha fornito il vaccino, tende a sottolineare quanto la malaria sia potenzialmente letale. Poonawalla, inoltre, pone l’accento sul fatto che ad essere colpite sono le popolazioni più vulnerabili che, oltre alla malattie, lottano anche con la fame e l’assenza di acqua. Ad essere colpiti sono principalmente i bambini, in assoluto i più vulnerabili.
L’istituto indiano, che è uno dei maggiori produttori di vaccini nel mondo, ha stabilito una capacità produttiva potenziale di oltre 200 milioni di dosi all’anno. Come vuole sottolineare ancora Adar Poonawalla non è stato facile trovare un vaccino che avesse un così forte impatto sulla malaria. Ma l’approvazione da parte del Ghana rappresenta “una pietra miliare” rispetto agli sforzi intesi a combattere la malaria nel mondo. Ovviamente gli studi non sono intenzionati a fermarsi e l’intenzione è quello di rendere il vaccino accessibili a tutti i paesi che ne hanno bisogno.