Un iceberg gigante si è staccato in Antartide
Le dimensioni del blocco di ghiaccio sono impressionanti
Durante un evento di alta marea un team di scienziati britannici avrebbe osservato un iceberg gigante staccarsi in Antartide. L’evento si sarebbe verificato a partire dal Brunt Ice Shelf, ma per gli esperti non si tratterebbe di una sorpresa.
Dall’osservazione di un team di scienziati britannici si apprende che in Antartide si è staccato un iceberg gigante dalla piattaforma di ghiaccio Brunt. Secondo quanto riferiscono gli esperti le dimensioni sono spaventose. Si tratta, infatti, di ben 1550 km² di ghiaccio che corrispondono, grossomodo, ad un’estensione pari a quella della Great London o 15 volte quella della città di Parigi. Il distacco si sarebbe verificato la scorsa domenica 22 gennaio, quando l’alta marea avrebbe portato una fessura già esistente, di nome Chasm-1, ad allargarsi ulteriormente. Le informazioni sarebbero giunte direttamente dagli scienziati della British Antarctic Survey (BAS) che si occupano della ricerca e divulgazione scientifica rispetto al Polo Sud.
Cosa ha causato la formazione dell’iceberg
L’iceberg gigantesco ha uno spessore di 150 metri e a determinare la sua nascita, a partire dal Brunt Ice Shelf, alcune crepe che si erano formate nel corso degli ultimi anni. Come riportato dagli esperti: “Il blocco di ghiaccio si è staccato quando la crepa nota come Chasm-1 si è estesa completamente attraverso la piattaforma. La rottura è il secondo grande parto da quest’area negli ultimi due anni“. Tuttavia, anche se si tratta della causa principale di tanti disastri, in questo caso la colpa non è da imputare al riscaldamento globale. Come affermano i ricercatori la formazione dell’iceberg gigantesco non è risultata una sorpresa.
La sua nascita, infatti, era stata prevista già diverso tempo fa. Riporta il sito GreenMe, seguendo le parole del professor Dominic Hodgson, glaciologo del BAS: “Questo parto ce lo aspettavamo e fa parte del comportamento naturale della piattaforma di ghiaccio di Brunt. Non è legato al cambiamento climatico. I nostri team scientifici e operativi continuano a monitorare la piattaforma di ghiaccio in tempo reale per garantire che sia sicura“.
Il riscaldamento globale fuori da ogni accusa?
La piattaforma di ghiaccio è misurata più volte al giorno e si utilizza una rete automatizzata di strumenti GPS ad alta precisione. Questi circondano la stazione ricerca Halley VI, che si trova, appunto, nella piattaforma di ghiaccio Brunt. Tutti i dati che derivano dalla misurazione forniscono deformazione e il movimento della piattaforma e sono confrontati di continuo con le immagini satellitari dell’ESA, della NASA e del satellite tedesco TerraSAR-X. Ma se il distacco dell’iceberg non è da attribuire, almeno questa volta, al cambiamento climatico è innegabile come le attività umane legate alla crisi climatica stiano portando conseguenze allarmanti in tutti i ghiacciai dell’Antartide.
A tal proposito, un esempio in tal senso è riportato da uno studio condotto dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Tale studio, difatti, avrebbe confermato che la calotta glaciale antartica ha perso moltissima massa negli ultimi 25 anni. Questo ha comportato scioglimenti, distacchi e rotture che hanno modificato il profilo dei ghiacciai. In definitiva, per gli esperti, l’Antartide non potrà tornare tanto facilmente alla sua estensione precedente al 2000.