Le foreste marine: perché potrebbero salvare il Pianeta
Alghe e altre piante acquatiche potrebbero essere la chiave per combattere le crisi ambientali
Trovate immerse nei fondali distese di foreste marine che si potrebbero rivelare una vera salvezza per il Pianeta. Una scoperta recente, infatti, avrebbe dimostrato che le piante sottomarine sono più diffuse di quanto, fino ad ora, si sia mai pensato.
Le piante hanno il grande potenziale di assorbire CO2 e carbonio e questo le rende ottime alleate nella lotta contro il collasso climatico. Una recente scoperta avrebbe rivelato la presenza di un’immensa distesa di foreste marine che si potrebbero trasformare, in tal senso, in una vera salvezza per il Pianeta. A condurre la ricerca, che ha portato a questa importante scoperta, un gruppo di scienziati provenienti da otto paesi diversi. Lo studio è stato guidato dal Dottor Albert Pessarrodona dell’Università dell’Australia occidentale, protagonista di un’indagine accurata che ha messo insieme archivi e pubblicazioni al fine di stabilire la distribuzione globale delle piante acquatiche.
Il grande potenziale delle foreste marine
Dallo studio è emerso che le foreste marine sarebbero pari ad una area corrispondente a circa 6 milioni di chilometri quadrati. Come hanno tenuto a precisare gli esperti, le alghe sono in grado di assorbire la CO2 dell’acqua e dell’atmosfera. Inoltre, sono in grado di immagazzinare grandi quantità di carbonio, quasi pari a quello assorbito dalle foreste pluviali. Un nodo che resta da risolvere, tuttavia, è comprendere se le alghe siano anche in grado di stoccare il carbonio nel terreno essendo loro prive di un apparato radicale a differenza di altre specie. Come si legge anche sul Guardian, ecologa marina, Karen Fiebel-Dexter, una delle autrici dello studio, ha comunque ammesso come la scoperta sia un importante passo avanti nella ricerca.
Lo studio, infatti, ha fornito nuovi importanti dati sul potenziale delle foreste marine rispetto alla lotta alla crisi climatica. Molte delle specie che si trovano nei fondali, inoltre, hanno un importante ruolo nella salvaguardia degli ambienti e degli animali. Il fuco, ad esempio, fornisce cibo e riparo a molti animali (persino uccelli, essendo la più grande alga marina). In Australia, ancora, le alghe ospitano il Dragone Marino, una creatura color porpora con appendici simili alle foglie. Invece, le foreste marine lungo la costa del Pacifico sono l’habitat delle lontre. E persino la balena grigia trova rifugio tra le alghe per sfuggire alle orche assassine.
L’importanza della tutela
Vi è poi un altro aspetto che rende le foreste marine un’importante risorsa per il Pianeta. In Oriente sono impiegate per scopi alimentari e questa cultura si sta diffondendo anche in Occidente, dove i nutrienti di queste piante iniziano ad essere sempre più apprezzati. Infatti, se raccolte e trattate in maniera sostenibile le alghe possono essere un cibo sano e ricco di nutrienti.
E questo alto valore nutritivo permette alle piante marine di essere adoperate anche come mangimi animali in sostituzione di frumento e mais. Tuttavia, è bene precisare che l’inquinamento e l’aumento delle temperature del mare minacciano anche le foreste marine. Di conseguenza, in questo contesto, il lavoro di monitoraggio e tutela delle alghe e di tutte le piante acquatiche risulta ancora più prezioso di quanto si possa immaginare.