Green Carpet Fashion Awards 2023, chi sono i co-presidenti della nuova edizione

Da Milano, i Green Carpet Fashion Awards portano l’edizione 2023 ad Hollywood e durante la settimana degli Oscar, accendendo un faro evidente sulla moda sostenibile. Ecco chi sono i co-presidenti di questa edizione.

La stagione dei premi è ufficialmente partita in quel di Hollywood e questa volta farà spazio anche ai Green Carpet Fashion Awards. L’edizione 2023 cambia location e, per la prima volta da quando è stato istituito, dividerà la scena con uno degli eventi più importanti del mondo dello spettacolo. La cerimonia si svolgerà infatti durante la settimana degli Oscar 2023 a Los Angeles.

Questo importante riconoscimento è stato voluto fortemente dall’attivista Livia Firth e la cerimonia 2023 si svolgerà l’8 marzo durante la settimana degli Academy Awards. L’obiettivo di questo evento è celebrare “le forze positive nella moda e nell’intrattenimento e la loro capacità collettiva di far progredire la cultura”, si legge nel comunciato stampa. Pare quindi che la scelta non sia così casuale. Spostare i Green Carpet Fashion Awards ad Hollywood durante la settimana degli Oscar è un modo intelligente di attirare l’attenzione. E di parlare di moda green.

Green Carpet Fashion Awards 2023, chi sono i co-presidenti e come si svolge

Mentre gli Oscar quest’anno hanno posizionato la cerimonia di premiazione in calendario per il 12 marzo 2023, i Green Carpet Fashion Awards anticipano di qualche giorno con un red carpet rigorosamente green, quindi attento alla moda circolare. L’importanza di questa cerimonia verte soprattutto sull’esaltare quelle personalità che credono nell’eco-responsabilità e nella sostenibilità. A loro va quindi un riconoscimento a livello globale. Quest’evento, che solitamente si svolge a Milano, per l’edizione 2023 punta ad Hollywood e ha già scelto i suoi co-presidenti. Si tratta di tre personalità fortemente influenti e ben note sia lato fashion che lato cinema. A guidare i Green Carpet Awards sono Cate Blanchett, Viola Davis, Tom Ford con l’aggiunta di Quannah Chasinghorse e Simu Liu.

Bethann Hardison, Amber Valletta, Christopher Bevans e Tonne Goodman fanno parte del consiglio dell’evento, mentre Stefan Beckam è coinvolto come direttore creativo. L’evento, in piedi dal 2017, per la prima volta si sposta oltreoceano e durante la settimana degli Oscar. In una nota stampa riportata da WWD si legge: “Questo è il riconoscimento di un settore che ha bisogno di sfruttare il proprio potere per le persone e il pianeta. La moda è un’industria a spettro completo, che tocca miliardi di vite in tutto il mondo e fa affidamento su una biosfera sana. Dobbiamo usare quella portata e quel potere per portare un cambiamento mirato“, queste le parole di Livia Firth. Quest’ultima è attivista di lunga data e inoltre fondatrice di Eco Age, società di consulenza globale sulla sostenibilità.

Negli anni ha dato un forte contributo all’industria dell’intrattenimento sensibilizzando anche il red carpet. Suo ad esempio è l’impegno dietro l’abito green indossato agli Oscar 2012 da Meryl Streep realizzato con bottiglie riciclate da parte di Lanvin. O ancora l’abito di Viola Davis ai BAFTA 2012 che Valentino ha creato riciclato lattine. Riflettendo sull’impatto che ha la moda ancora oggi nel mondo, Firth ha dichiarato: “La moda può e deve essere un’ancora di salvezza. Le soluzioni di sostenibilità sono intersezionali e tutti dobbiamo unirci per creare percorsi con la giustizia umana ed ecologica al centro della scena“.