Dati precisi confermano il trend sviluppato nel 2022. La cucina del 2023 dovrebbe essere caratterizzata, specialmente, da verdure e made in Italy. Complice anche il caro energia, che ha contribuito a prediligere cibi crudi, l’anno appena iniziato sembra configurarsi all’insegna della sostenibilità anche a tavola.
La crisi energetica ed economica e il conseguente caro delle bollette di gas e luce ha portato con sé (e continua a farlo) numerose conseguenze negative per le famiglie e le imprese italiane. Tuttavia, se si vuole trovare qualcosa di ‘positivo’ anche in questa situazione drammatica, si può dire che il prezzo alle stelle delle risorse primarie ha portato a prediligere no wast, chilometro zero e cibi crudi. A tal proposito, come fanno sapere anche gli chef e altri operatori del settore, la cucina del 2023 dovrebbe presentarsi all’insegna della sostenibilità e del made in Italy. Anche durante i dodici mesi dell’anno appena iniziato dovrebbe trovare conferma il trend che si è sviluppato nel 2022, con scelte a favore sopratutto delle verdure.
Cucina sostenibile
Secondo quanto riportato da Ansa, Alessandro Gilmozzi, Presidente dell’Associazione Italiana Ambasciatori del gusto: “Il 2023 sarà l’anno dei vegetali. Della valorizzazione del made in Italy e dei contadini che lavorano per noi chef. I prossimi mesi saranno anche mirati alla valorizzazione dell’acqua, è importante sprecare sempre meno come fare attenzione alla riduzione dell’energia“. Dunque, secondo quanto emerge chiaramente, quest’anno sarà volto a valorizzare il lavoro dei contadini e delle piccole imprese locali. Lo scopo è di dare più spazio possibile al made in Italy. E allo stesso tempo portare in tavola una cucina sostenibile che si prenda cura anche dell’ambiente.
Come commenta anche Giuseppe Di Iorio, executive chef di Aroma (Ristorante ad una sella Michelin che si trova a Roma), lo scopo principale è quello di continuare a puntare sulla sostenibilità e le esigenze di tutti. “Ricette sempre più attente a tutte le abitudini alimentari, come le vegetariane e vegane, e alle intolleranze, per prenderci cura di ogni esigenza della clientela. Nel 2023 riconfermo prodotti preziosi come i grani antichi e i legumi. Dalle proprietà benefiche e versatili, grazie ai tanti usi, dal pane alle zuppe ai contorni. Come la cicerchia umbra e il fagiolo di Spello. Ma anche la presenza dei vegetali, alternativa alla carne e al pesce sempre più richiesta dalla clientela“.
Per Andrea Pasqualucci, chef stellato del ristorante Moma di Roma, potrebbe risultare difficile parlare di trend. Sopratutto perché sono molti a specializzarsi in nuovi menù che concedano più spazio alle verdure in cucina. Proposte vegane, inoltre, che sembrano via via volersi sostituire alle proteine animali. Lo chef specifica: “Tornare a una dieta mediterranea, sana ed equilibrata basata su un corretto bilanciamento dei nutrienti e del fabbisogno energetico privilegiando il gusto. Questa per me sarà la tendenza del 2023“. Come conclude, dunque, il cuoco dei ristoranti Il Marchese di Roma e Milano, Daniele Roppo: “Il cibo del 2023 guarderà ancora di più ai piccoli produttori. Alle attività a Km0 e a un consumo di prodotti sempre più scevri da sofisticazioni, per preservare la salute e l’ambiente“.