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Bollette luce e gas: quando le società sono autorizzate ad alzare i prezzi

Anche l'Agcm ha confermato le circostanze in cui sono consentiti i rincari

Dopo l’intervento del Consiglio di Stato, anche l’Agcm ha spiegato in quale caso le società sono autorizzate ad aumentare i prezzi delle bollette di luce e gas. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrebbe reso noto e confermato la circostanza specifica in cui il rincaro è consentito. Tornando, così, su una questione cavillosa per le famiglie italiane

Lo scorso 12 dicembre 2022, intervenendo sull’annosa questione che riguarda il rincaro delle bollette di gas e luce, l’Agcm aveva avviato sette procedimenti istruttori. Di conseguenza aveva adottato altrettanti provvedimenti cautelari nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero. Si trattava, nello specifico, di società che hanno circa l’80% del mercato italiano, ovvero Enel, Eni, Edison, Acea, Hera, A2A e Engie. Attenta al tema che in questo momento sta colpendo molte famiglie e imprese italiane, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrebbe, in definitiva, esposto adesso in quale circostanza le società sono autorizzate ad aumentare i prezzi.

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Variazioni nelle bollette

Il rincaro dei costi di bollette di gas e luce ha messo in difficoltà moltissime famiglie italiane e anche diverse attività e imprese. Tanti coloro i quali hanno trovato non poche difficoltà a sostenere i prezzi in netto aumento. A tal proposito, nel mirino dell’Antitrust erano finite diverse proposte di variazione di prezzo nella fornitura di luce e gas. E con esse le successive proposte di rinnovo delle condizioni contrattuali. La conferma è arrivata a fine dicembre. In base ai principi espressi dal Consiglio di Stato, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha confermato, in parte, i provvedimenti cautelari emessi nei confronti di cinque principali società sopraelencate (Enel, Eni, Edison, Acea e Engie).

Sospese solo le modifiche unilaterali delle condizioni economiche non in scadenza. Per quanto riguarda Hera e A2A, invece, l’Agcm ha revocato i provvedimenti cautelari viste le azioni regolari di quest’ultime. Tuttavia, però, in certi casi l’aumento del costo di bollette di luce e gas resta autorizzato. Nello specifico l’Autorità ha spiegato il caso in cui il rincaro è consentito, ovvero nel caso in cui il contratto è scaduto.

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Quando è consentito il rincaro

Come riporta anche il sito GreenMe, il Consiglio di Stato, ha circoscritto la portata dell’Articolo 3 citato al solo “ius variandi per contratti che non siano scaduti e non ai rinnovi contrattuali conseguenti a scadenze concordate dalle parti“. In sostanza, se il prezzo delle bollette sale al rinnovo di un contratto in scadenza, si tratta di un comportamento legittimo. In questo caso, infatti, il fornitore non modifica il contratto precedente.

Come chiarisce, infine, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: “Negli altri casi, invece, gli incrementi non sono ammessi. Nei limiti esplicitati, confermato i provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Edison, Acea ed Engie sospendendo l’efficacia di tutte le comunicazioni di modifiche unilaterali e/o rinnovo/aggiornamento/variazione delle condizioni economiche di offerta di contratti a tempo indeterminato, prive di una chiara, effettiva e predeterminata o predeterminabile scadenza. Pertanto, in esecuzione del provvedimento dell’Autorità, le citate società non potranno variare le condizioni economiche delle forniture ai consumatori, ai condomini e alle microimprese che non hanno una effettiva scadenza”.