Curiosità

Sostenibilità: allarme globale per il boom di emissioni derivate dall’home delivery

Un fenomeno diffuso sopratutto nelle metropoli e che rischia di incrementarsi

La home delivery sta spopolando in tutte le metropoli, opponendosi alla sostenibilità. E sopratutto nelle feste di Natale, per la corsa ai regali, può mettere seriamente a rischio la salute del Pianeta. Secondo alcuni dati riportati dalla IEA, il settore del trasporto merci è responsabile di un quinto delle emissioni globali di CO2.

I veicoli che si occupano di home delivery sono responsabili del 3% delle emissioni globali di gas serra. Ma la situazione potrebbe diventare ancora più grave. Come riporta, infatti, un articolo del The Washington Post, l’impatto salirà al 17% (+567%) entro il 2050. Inoltre, come rivelano i dati della IEA – International Energy Agency, il settore del trasporto merci è responsabile di un quinto delle emissioni globali di CO2; al secondo posto solo rispetto al settore energetico. Per ridurre, dunque, le emissioni provocate dai mezzi di trasporto merci è necessario passare all’elettrico.

LifiGate talk sulla sostenibilità
Talk sulla sostenibilità organizzato da LifeGate e Ford – BioPianeta

Ultimo miglio e il talk sulla sostenibilità

L’impiego di veicoli elettrici, come svelato dal report Decarbonizzare i trasporti. Evidenze scientifiche e proposte di policy del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, consente di ridurre del 37% le emissioni di CO2. LifeGate, grazie al supporto di Ford, ha deciso di approfondire le tematiche legate alla mobilità sostenibile in un educational digital talk nel quale un panel di esperti, composto da rappresentanti delle aziende e giornalisti, si è confrontato sulle soluzioni e sulle strategie migliori da proporre per un futuro dell’ultimo miglio sostenibile e green. Come rivela Roberto Sposini, chief mobility editor di LifeGate: “La sfida dell’ultimo miglio è tanto semplice quanto complicata e le aziende sono chiamate ad affrontare sfide di mobilità importanti. Occorre – prosegue Sposini – dunque mettere in pratica azioni fondamentali per ridurre la congestione e l’inquinamento dei centri urbani“.

A tal proposito è necessario mettere in pratica nuove soluzioni che portino la mobilità urbana ad un livello di sostenibilità maggiore. Come dichiara Marco Buraglio, direttore veicoli commerciali Ford Italia, le aziende potrebbero essere già tutte pronte al passaggio elettrico. Comprendere che l’elettrificazione producono più effetti positivi per la produttività è il passo giusto per procedere verso la sostenibilità. Come spiega ancora Buraglio: “L’elettrico sostituirà l’endotermico in un percorso graduale, che passa anche attraverso l’adozione dell’ibrido Plug-In come tecnologia-ponte. Ford ha già un orizzonte temporale: entro il 2030, due terzi dei veicoli commerciali Ford venduti in Europa saranno elettrici o ibridi plug-in. Mentre nel 2035 ogni veicolo commerciale Ford venduto in Europa sarà elettrico“.

Roberto Sposini chief di LifeGate
Roberto Sposini, chief mobility editor di LifeGate – BioPianeta

Ridurre le emissioni in Europa

La domanda che emerge dal talk di LifeGate è se alla fine tutti i paesi europei sono pronti al passaggio elettrico. Tra il 2019 e il 2022 il numero totale di LEZ (Low-Emission Zone) o aree a traffico limitato attive è aumentato del 40%. Inoltre, secondo uno studio della coalizione europea CleanCitiesCampaign, entro il 2025 saranno oltre 500 le città europee ad avere attiva una zona a basse emissioni. Quindi, proprio a fronte delle eccessive emissioni provocate dall’home delivery, molti centri urbani puntano ad elettrificare i mezzi di trasporto merci.

Lo scopo è di migliorare la qualità dell’aria inquinata dai veicoli che attraversano i quartieri anche più popolari. Inoltre, in prospettiva, come chiarisce la nota di LifeGate le aree a traffico limitato sono destinate a trasformarsi in ZEZ, all’interno delle quali non sarà più consentito l’uso di veicoli a combustione interna. In particolare, in Italia entro tra il 2030 è prevista la creazione di 35 zone a emissioni zero, off-limit per i veicoli a combustione, ma finora nessuna città italiana ha avviato gli interventi previsti.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.
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