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L’eruzione del vulcano Mauna Noa e le sue conseguenze sulla CO2

Un evento naturale che non si verificava da oltre quarant'anni

Il vulcano Mauna Loa è tornato ad eruttare dopo oltre quarant’anni. L’evento ha generato un’importante conseguenza nel monitoraggio di CO2 su tutta la Terra. A renderlo noto anche gli esperti dello Scripps Institution of Oceanography dell’Università di San Diego in California.

Dopo più di quarant’anni il vulcano Mauna Loa, nelle Isole dell’Hawaii, è tornato ad eruttare. Tale evento naturale avrebbe generato delle importantissime conseguenze su quello che, fino ad oggi, era il più grande monitoraggio delle emissioni di CO2 della Terra. Un vulcano gigantesco, praticamente il più grande del mondo, che avrebbe interrotto, con la sua eruzione ancora in atto, il funzionamento della storica stazione di monitoraggio attiva dal 1958. Alta, oggi, la preoccupazione degli scienziati.

Eruzione vulcanica presso le Isole Hawaii – BioPianeta

Il vulcano più grande del mondo e le conseguenze della sua eruzione

Come hanno specificato anche gli esperti dello Scripps Institution of Oceanography dell’Università di San Diego in California, l’eruzione del vulcano Mauna Loa avrebbe interrotto il più importante monitoraggio delle emissioni di CO2 della Terra. Si tratta del vulcano attivo più grande del mondo e le spettacolari immagini della colata stanno facendo il giro del globo, sopratutto se si tiene conto che il Mauna Loa è tornato ad eruttare dopo 40 anni di inattività. Tanta meraviglia, ma anche preoccupazione per gli abitanti del posto, che temono conseguenze simili a quelle del 1926 e del 1950, quando le eruzioni hanno distrutto interi villaggi. Inoltre, la recente eruzione del vulcano attivo più grande della Terra ha generato un altro effetto collaterale.

Nell’isola in cui sorge il Mauna Loa, infatti, si trova un importantissimo Osservatorio Climatico. Qui è costudito l’apparecchio più longevo e autorevole per misurare i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera di tutta la Terra. Purtroppo, dall’inizio dell’eruzione l’apparecchio ha smesso di funzionare e di registrare dati. Come riporta il sito GreenMe, il ricercatore Ralph Keeling, figlio dell’ideatore della famosa Curva di Keeling avrebbe commentato l’evento definendolo un “grande problema“.

Fumi di un vulcano in eruzione – BioPianeta

La Curva di Keeling

La Curva è un grafico che mostra l’accumulazione di anidride carbonica nell’atmosfera della Terra. Questa si ottiene sulla base di misurazioni giornaliere, che vengono effettuate dal 1958 dall’Osservatorio Climatico hawaiano. Per decenni, questo strumento di monitoraggio ha permesso di fornire prove concrete sugli effetti e le cause della crisi climatica in atto. Come chiariscono gli esperti dello Scripp Institution of Oceanography di San Diego, che si occupano delle rilevazioni: “La curva di Keeling è considerata l’icona dell’evidenza scientifica che le attività umane stanno alterando il clima del Pianeta“.

Ha fornito prove incontrovertibili che la quantità di anidride carbonica gassosa è aumentata di gran lunga al di sopra di qualsiasi livello sperimentato sulla Terra. Per almeno tre milioni di anni. Ulteriori studi hanno dimostrato che l’unica causa plausibile del riscaldamento causato dall’aumento delle concentrazioni di quel gas è l’utilizzo di combustibili fossili da parte della società“. I ricercatori, oggi, sono intenzionati a cercare una sede alternativa allo strumento di misurazione. La preoccupazione per l’interruzione, causata dall’eruzione vulcanica, ha portato a valutare nuove soluzioni.