La crisi climatica ha delineato un 2022 ricco di veri e propri disastri climatici. Ciascuno di questi, oltre all’inestimabile numero di vite umane perse, ha comportato anche ingenti costi a livello economico. Tra i 10 eventi climatici più devastanti in ogni senso rientra anche la siccità che ha colpito l’Europa e l’Italia compresa.
Dal punto di vista climatico, il 2022 è stato senza dubbio un anno ricco di eventi catastrofici. L’emergenza, che tutt’ora è in atto, mostra nelle tempeste di neve che si stanno abbattendo negli Stati Uniti un ulteriore triste esempio. Sono diversi i disastri climatici che si contano in quest’anno e distribuiti in ogni angolo del mondo. Tra questi, 10 in particolare sono risultati più catastrofici e costosi. Innanzitutto in termini di vite umane perse, e poi anche a livello economico. Secondo il nuovo rapporto dell’Agenzia Cristiana di aiuto e sviluppo in Irlanda e Regno Unito (Christian Aid) il costo dei peggiori eventi climatici è davvero alto.
Le conseguenze delle catastrofi climatiche
All’inestimabile numero di vite umane perse e alle persone rimaste senza casa, a causa dei disastri climatici, si aggiungono danni irrimediabili alle proprietà e alle infrastrutture. Secondo il rapporto di Christian Aid la stima dei dieci eventi climatici più devastanti sarebbe pari o superiore a 3 miliardi di dollari. Nel report Counting the cost 2022: a year of climate breakdown si segnano, uno dopo l’altro, i disastri più gravi. A partire dalle inondazioni in Pakistan a giugno e che hanno provocato 7 milioni di sfollati e causato danni stimati per oltre 30 miliardi di dollari. E tra i disastri climatici anche l’uragano Ian che ha colpito gli Stati Uniti e Cuba a settembre e che è costato 100 miliardi di dollari. Non meno devastanti le conseguenze del caldo torrido e la siccità che ha toccato l’Europa e ha causato danni per 20 miliardi di dollari.
Si tratta, in ogni caso, di eventi che hanno causato vittime, flussi migratori e milioni di persone sfollate. E come chiarisce il rapporto si tratta di dati che si basano solo sui danni assicurati, ma i costi reali potrebbero essere ancora più elevati. Come si legge nel report: “I costi finanziari sono stati di 5,6 miliardi di dollari, anche se si trattava solo di perdite assicurate e il costo reale delle inondazioni è stato stimato in oltre 30 miliardi di dollari“.
La necessità di politiche verso lo zero netto
Nel bilancio dei disastri climatici si contano tre tempeste cicloniche, quattro inondazioni e tre eventi di siccità estrema. Tra i dieci eventi catastrofici del 2022 l’impatto maggiore per costi umani le inondazioni in Pakistan con la morte di 1.739 persone e 7 milioni di sfollati. Invece maggiori costi economici si sono registrati con l’uragano Ian che ha lasciato dietro di sé 130 morti, 40mila sfollati e oltre 100 miliardi di danni. Anche l’ondata estiva di caldo in Europa ha avuto un impatto importante. Il costo stimato è di 20 miliardi di dollari.
Miliardi anche per le inondazioni in Australia che tra febbraio e marzo hanno provocato 27 morti, e quelle che in aprile hanno colpito il Sudafrica, provocato 459 decessi e lo sfollamento di decine di migliaia di persone. E questi sono solo alcuni dei disastri climatici del 2022. Sono molto più numerose le catastrofi che hanno procurato danni inestimabili. A questo punto, come ha affermato anche l’amministratore delegato di Christian Aid, Patrick Watt, emerge la necessità di politiche che accelerino la transizione verso lo zero netto. Al contrario, il rischio è di un ulteriore susseguirsi di situazioni drammatiche.