In Europa arriva lo stop alle auto a diesel e benzina. Firmata l’intesa storica che pone il veto sui veicoli inquinanti. Dopo lunghi mesi di trattativa si è giunti all’accordo definitivo tra Parlamento Europeo e Consiglio.
Presto sarà vietata la vendita di auto inquinanti. In Europa non sarà più possibile adoperare veicoli a diesel e benzina grazie all’accordo storico raggiungo tra il Parlamento Europeo e Consiglio. La decisione arriva dopo mesi di trattative.
Le due istituzioni si sarebbero accordate per mettere al bando dal 2035 auto nuove a combustione. Si tratta della prima intesa del pacchetto Fit for 55 e nasce per ridurre le emissioni di CO2 e contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Cosa prevede l’accordo sulle auto inquinanti
Dal 2035 diventa effettivo lo stop alle auto di nuova produzione a combustione interna, ossia a benzina o diesel. Inoltre, come si evince dal summit tra Consiglio, Parlamento e Commissione Europea, entro il 2030 i costruttori dovranno ridurre del 55% le emissioni delle nuove auto immesse sul mercato e del 50% quelle dei nuovi veicoli commerciali. L’unica deroga è per i piccoli produttori che, grazie all’emendamento Motor Valley, fino al 2035 potranno continuare a produrre auto tradizionali. Come riporta il sito GreenMe, Pascal Canfin, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Ue, ha dichiarato: “Stiamo anche avviando il processo per avere nel 2025, dopo una precisa valutazione delle esigenze finanziarie, un Fondo di transizione dedicato ai dipendenti del settore. E nel 2023 una nuova legge accelererà la diffusione delle flotte aziendali“.
L’accordo, che sancisce lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel, prevede delle fasi intermedie. Tutte le case automobilistiche, infatti, dovranno compiere dei passaggi intermedi nella riduzione delle loro emissioni nocive nel 2025 e nel 2030, rispetto ai dati del 2021. L’intesa, inoltre, prevede che gli incentivi normativi siano mantenuti per le auto a zero e basse emissioni fino al 2030. Secondo questo sistema, se un produttore riesce a raggiungere determinati standard di riferimento, per quanto concerne la vendite di vetture a zero e basse emissioni, potrà essere premiato con obiettivi di C02 meno rigidi.
Si apprende anche, che l’intesa ha previsto di aumentare il parametro al 25% per le auto e al 17% per i furgoni fino al 2030. Infine, occorre specificare che, l’accordo include una clausola di revisione. Questa garantirà, nel 2026, una valutazione da parte della Commissione dei primi traguardi raggiunti e dei progressi ottenuti. Tutto in linea con il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del 100% delle emissioni. Obiettivi che, eventualmente, dovranno essere adattati allo sviluppo delle tecnologie, anche quelle ibride.