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Riciclo di carta: quale livello ha raggiunto l’Italia

A fornire una risposta concreta è il rapporto 2022 dell'Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri

Nel panorama europeo, l’Italia potrebbe stupire per la posizione occupata in base al riciclo di carta. A fornire dati certi e recenti è il rapporto 2022 dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri (Unirima).

Secondo il rapporto pubblicato da Unirima, l’Italia occuperebbe una posizione rilevante in merito al riciclo di carta. Si parla dell’ultimo periodo e i dati dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri mostrano un quadro che appare, quasi, all’opposto rispetto alle rinnovabili.

Se infatti in termini di investimenti nelle fonti per energia rinnovabile il nostro Paese non può vantare grandi primati, per quanto riguardo il riciclo (principalmente della carta) la situazione si mostra sotto un’altra prospettiva. Se il primo posto in questo settore è occupato dalla Germania, l’Italia rientra comunque nella top-ten, rispetto a tutti gli altri paesi europei.

L’Italia ai primi posti per il riciclo di carta

Un livello che rende onore al nostro Paese. Con 7 milioni di tonnellate di carta da macero (ovvero il +3% rispetto all’anno precedente), pari a 13,3 tonnellate al minuto, l’Italia si colloca, nel 2022, al secondo posto in Europa, alle spalle della Germania. Si tratta di un risultato più che soddisfacente. Una posizione meritata che si deve alle rete capillare collegata ai circa 600 impianti di trattamenti di rifiuti. È qui, infatti, che arrivano i materiali della raccolta differenziata di carta e cartone, provenienti dai Comuni italiani. A questi si aggiungono anche i rifiuti di carta e cartone che arrivano dalle attività commerciali, da quelle artigianali e anche industriali e terziarie. Rifiuti che producono nuova materia prima destinata alle cartiere. Una ‘macchina operativa’ più che funzionante che dalla raccolta differenziata arriva alla produzione di materia prima; passando dagli impianti di selezione e trattamento.

Un ciclo produttivo che arriva alle cartiere, dove la carta riciclata prende nuova vita. Come commenta Giuliano Tarallo, Presidente Unirima: “La transizione green e l’economia circolare sono l’unica prospettiva per uno sviluppo sostenibile“. Si legge ancora sul sito GreenMe, dal commento del Presidente dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri : “La competitività e le esportazioni rappresentano uno snodo cruciale per il comparto industriale della carta da macero e per l’economia italiana“. Ma come tengono a specificare dall’associazione, nonostante il comparto della carta da macero si continui a mostrare fruttuoso, la guerra nell’Est Europa con i conseguenti aumenti dei prezzi di energia hanno portato alcuni problemi nella filiera. La crisi energetica, infatti, sta coinvolgendo anche le imprese del riciclo e questo primato che l’Italia ha faticosamente raggiunto potrebbe rischiare di crollare.