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Antonio Guterres: “Gli orrori della guerra in Ucraina non fermino l’azione per il clima”

Anche Ursula Von der Leyen suggerisce di dare fondo a tutto il potenziale del Next Generation e non arretrare verso la transizione verde

Onu e Ue hanno lanciato un appello molto importante rispetto al rischio di arrestare la transizione ecologica e le azioni verso il clima. A tal proposito il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha voluto ribadire la speranza che gli orrori della guerra in Ucraina non siano anche un freno verso l’emergenza climatica.

Nell’arena del summit Ue per gli investimenti sostenibili a Bruxelles, le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno unito le voci, in vista della Cop27 che si terrà la prossima settimana a Sharm-El-Sheikh. Onu e Ue hanno lanciato un appello congiunto che auspica a non lasciare che le azioni per il clima si arretrino.

@Credits Ansa

Nonostante la guerra abbia reso più vicina l’emergenza energetica, Onu e Ue sperano che quest’ultima non oscuri la crisi più grande che sta attraversando tutto il Pianeta: l’emergenza climatica.

Il clima deve rimanere una priorità

Le Nazioni Unite e l’Unione Europea hanno invitato governi, aziende, istituzioni finanziarie e investitori a non arrestare le azioni in merito alla transizione ecologica. Come riporta Ansa, la spinta è, invece, quella di dare fondo a tutto il potenziale del Next Generation Eu e dei Pnrrcapaci di spingere anche le risorse private”. E a tal proposito, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, avrebbe citato come esempio il modello italiano. Sul rischio di mettere in secondo piano l’emergenza climatica, anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres che avrebbe dichiarato: “Gli orrori della guerra in Ucraina non dovrebbero far finire nel dimenticatoio l’azione per il clima”.

Parole che, come sottolinea ancora Ansa, mettono in evidenza quanto i governi si stiano impegnando di più a tutelare la sicurezza degli approvvigionamenti dai ricatti sul gas di Vladimir Putin e regolare i prezzi sul mercato, distogliendo difatti l’attenzione della politica, dei media e dell’industria dalla situazione clima. Questo “cambio di rotta” rischia di mettere a repentaglio gli obiettivi climatici dell’Unione Europea. Ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 e arrivare alle emissioni zero nel 2050, potrebbero essere obiettivi più distanti, oggi. Ma come avrebbe sottolineato Antonio Guterres: “Raddoppiare i combustibili fossili non è la risposta”. Ricordando che la transizione verde e le energie rinnovabili sono l’unica spinta verso: sicurezza energetica, prezzi stabili e “Un Pianeta vivibile”.

La Cop27: punto di svolta

Anche il Commissario Europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, avrebbe sollecitato la stessa riflessione. In particolare un messaggio ai paesi più sviluppati che sono chiamati a fare da traino alle economie emergenti. Scrive sempre Ansa: “L’Europa – con il Green Deal, la legge sul clima e il pacchetto ‘Fit for 55’ – fa da apripista. Ma la realizzazione della transizione verde richiede fondi aggiuntivi per oltre 500 miliardi di euro all’anno per i prossimi anni”, come ha ricordato Gentiloni.

Il Commissario Europeo per l’Economia avrebbe anche annunciato l’intento di nuove proposte per risorse destinate alla lotta del caro energia e alla transizione pulita. “Tutti investimenti pubblici e privati che, hanno un impatto positivo sull’economia a basse emissioni”. Conclude, dunque, Guterres: “La Cop27 deve essere un punto di svolta“.