Con le Giornate FAI d’Autunno torna la campagna annuale: “Ricordiamoci di salvare l’Italia”
Oltre 700 aperture in 350 città d'Italia con visite a contributo libero
Annunciate le nuove Giornate FAI d’Autunno che, anche quest’anno 2022, portano con sé la campagna di raccolta fondi annuale Ricordiamoci di salvare l’Italia.
Come spiega la nota che diffonde la presentazione delle Giornate FAI d’Autunno 2022: “Dal 1975 il FAI fa bene all’Italia, ma tutti insieme possiamo fare di più“. Per questo l’evento porta con sé la campagna annuale Ricordiamoci di salvare l’Italia.
Ad oggi sono 71 i bene protetti dal FAI di cui 54 regolarmente aperti al pubblico e 17 in fase di restauro. La raccolta fondi nasce, dunque, per creare e diffondere in tutti la consapevolezza della vastità del patrimonio che merita di essere tutelato.
Come è cambiata l’Italia
Dal 1975 il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS – si prende cura di un vasto patrimonio anche grazie al contributo degli italiani. Fondamentale, infatti, il sostegno dato alla Fondazione iscrivendosi, ma anche visitando i Beni che sono tutelati e gestiti in tutta Italia e approfittando di iniziative come Giornate FAI d’Autunno per celebrare il patrimonio culturale dell’Italia. Anche quest’anno, 2022, oltre 700 aperture in 350 città d’Italia, con visite a contributo libero per godere di angoli di storia, arte e natura. Come sottolinea ancora la nota che diffonde l’evento: “La missione FAI dal 1975 non è cambiata, ma nel frattempo è cambiata l’Italia, e anche il mondo“. Il Fondo per l’Ambiente Italiano è nato, infatti, per tutelare i luoghi da degrado e abbandono. Oggi, però, le minacce al paesaggio italiano sembrano farsi più importanti e pressanti.
In particolare nei monti e nelle campagne si assiste all’abbandono causato dallo spopolamento, ma anche da modi di vivere e produrre che risultano insostenibili per l’ambiente. A questo si aggiungono gli effetti della crisi ambientale con conseguenze devastanti per l’uomo e per l’ambiente. Con la campagna Ricordiamoci di salvare l’Italia, il FAI ricorda le piccole e grandi abitudini che permettono di tutelare e mitigare gli effetti che generano degrado nei paesaggi, nella storia e nella cultura del Paese.
La campagna FAI
Ad oggi sono 71 i beni gestiti da FAI, di cui 54 regolarmente aperti al pubblico e 17 in restauro. Si tratta di castelli, ville e palazzi, ma anche vallate alpine e baie marine, edifici rurali e industriali. Parchi, orti e giardini, chiese e conventi, case e botteghe. Un totale di 72.000 mq di edifici storici, 500.000 mq di giardini e parchi, oltre 7.000.000 mq di paesaggio che sono patrimonio dell’Italia. Un impegno grande e crescente che, ovviamente, richiede costi altrettanto corposi. Per questo ad ottobre FAI lancia la campagna di raccolta fondi Ricordiamoci di salvare l’Italia. Un invito rivolto a tutti i cittadini a contribuire con l’iscrizione al Fondo, che fino al 16 ottobre sarà di 29 euro anziché 39. Il ricavato della raccolta fondi di quest’anno, sosterrà il progetto di transizione ecologica del FAI.
Un progetto che si mostra: “Volto a rendere i suoi Beni sempre più resilienti, resistenti agli effetti del cambiamento climatico, ed ecologicamente sostenibili“. Con iniziative di risparmio energetico, riduzione di consumi, risorse ed emissioni, la tutela e il recupero di paesaggi e biodiversità. Ma anche l’educazione diffusa a una cultura dell’ambiente, della natura e della sostenibilità. Le Giornate FAI d’Autunno, sabato 15 ottobre e domenica 16 ottobre, saranno il fulcro della campagna. Migliaia di volontari della Fondazione, e in particolare i giovani del FAI, proporranno al pubblico visite in luoghi solitamente inaccessibili o semplicemente poco noti, come nelle Giornate di Primavera. “Tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscere, per scoprirne il valore“.