Corona continua a manifestare il suo impegno concreto contro l’inquinamento da plastica in mare. Il nuovo progetto del brand arriva dal Canada e si presenta come un cartello pubblicitario molto particolare. Esso, infatti, oltre a pubblicizzare il marchio svolge una funzione speciale.
Da tempo Corona, il noto marchio di bevande, ha sposato la filosofia del net zero plastic footprint. Impegno che si propone di contrastare in maniera concreta l’inquinamento di plastica in mare. Sono diversi i progetti messi in campo dal brand che manifestano questo intento.
Lo scorso giugno, ad esempio, Corona ha progettato un’installazione a Santa Margherita Ligure che recitava “Immagina un mondo senza plastica nel mare“. Un opera facente parte di un programma più ampio che tutela i mari e che, in questa occasione, appoggia la legge Salvamare.
La filosofia ‘salva mare’ di Corona
Il recente cartello pubblicitario apparso nel fiume St. Lawrence presso Boucherville, in Quebec, è un’ulteriore manifestazione dell’attività di sensibilizzazione svolta dal brand. In questo caso si tratta di Corona Canada che ha progettato un cartello galleggiante che raccoglie la plastica dispersa nel fiume in un punto strategico e simbolico. Questo corso d’acqua, infatti, è il punto di collegamento tra le regioni dei Grandi Laghi e l’Atlantico e presso di esso passano tutti i rifiuti che finiscono in mare. Questa iniziativa di Corona, come quella in collaborazione con Ogyre, una startup B Corp attiva nella tutela dei mari, rappresenta la filosofia sposata dal brand: net zero plastici footprint. Questa filosofia si concretizza nell’impegno a recuperare e riciclare più plastica dall’ambiente di quanta ne rilasci nel mondo.
Ogyre e Corona hanno sviluppato un progetto che fornisce un compenso ai pescatori che riportano i rifiuti di plastica recuperati in mare. Da questi rifiuti si realizza una collezione beachwear chiamata Salvamare. Nel 2021 il primo plastic-fishing tournament organizzato da Corona in Messico. Un torneo in cui era chiesto ai pescatori di andare a ‘caccia’ di plastica. Al vincitore sono andati 14.800 pesos; per gli altri partecipanti un lauto premio di consolazione. I pescatori, infatti, sono stati messi in contatto con Mexico Recicla, un impianto di riciclaggio che li ha ricompensati. La plastica riciclata ha permesso di realizzare strumenti per la pesca e panchine per la comunità. Quest’anno il torneo è stato replicato coinvolgendo, oltre al Messico, Israele, Sudafrica, Colombia, Brasile e Cina. Ma affinché questo impegno potesse protrarsi per tutto l’anno, senza essere confinato ad un solo giorno, Corona ha messo i pescatori in contatto con impianti di riciclaggio locali. Quest’ultimi raccolgono la plastica e ripagano i pescatori.