Come riferisce il Global Bicycle Cities Index 2022, nove delle prime dieci città a ‘misura di biciclette’ sono europee. Si tratta di una classifica che guarda alle località che rendono possibile, in maniera efficace, la mobilità sostenibile anche per recarsi a lavoro o a scuola.
La mobilità sostenibile è uno dei punti su cui si insiste particolarmente in ogni angolo del mondo. Agevolare spostamenti che non prevedono emissioni di CO2 nell’ambiente, infatti, garantisce la tutela dell’ambiente e della salute.
Secondo il Global Bicycle Cities Index 2022 nella top-ten delle città più ‘ciclabili’ ben nove sono europee. Si tratta di località dove gli spostamenti con le biciclette sono più facilitati grazie a diversi incentivi. Più deludente la posizione dell’Italia.
Le città più a ‘misura di biciclette’
Recenti studi hanno dimostrato come l’utilizzo delle biciclette possa ridurre significativamente l’impatto ambientale in termini di mobilità. A tal proposito, sono tante le città nel mondo che hanno pensato di ampliare sia il numero che la grandezza delle piste ciclabili. Luko, un sito autorevole a livello internazionale nel settore del ciclismo, ogni anno stila una classifica delle città più ‘ciclabili’. L’analisi si basa su sei fattori: il clima, la percentuale di ciclisti nelle città, crimini e sicurezza (che si basano sia sulla fatalità, che sugli incidenti o i furti di bici), le infrastrutture (negozi di biciclette e piste adeguate), lo sharing e gli eventi (come, ad esempio, le giornate che non prevedono l’utilizzo di auto in città). Rispetto a questi fattori viene poi valutata la grandezza della città. Nella classifica così stilata, emerge che al primo posto si trova una città dell’Olanda: Utrecht.
E i Paesi Bassi possono vantare la presenza di altre città nella top-ten con Amsterdam (simbolo per i viaggi con le biciclette) al quinto posto. Ad esclusione del 7° posto occupato dalla Cina, le prime quindici località più ‘ciclabili’ sono europee; cinque solo in Germania, seguita da Belgio, Francia, Regno Unito, Danimarca e Svizzera. E se l’Europa, in generale, può vantare questo primato nella mobilità sostenibile, quello che risalta ai nostri occhi, purtroppo, è che l’Italia risulta proprio fuori da questa classifica, bisogno scorrere fino alla posizione 65 per trovare la prima (Milano) ed arrivare alla 70^ per scorgere la seconda e ultima italiana (Roma). Dato che dovrebbe stimolare ad investire di più nelle infrastrutture del nostro Paese, oltre che incentivare i cittadini a preferire la mobilità verde (certo, laddove sia possibile) rispetto ad altri mezzi di trasporto più inquinanti.