Può un sito web inquinare? La risposta è sì ed è per questo che realtà come quella d’alta moda di Valentino hanno scelto di essere più sostenibili a partire dai propri contenuti digitali. Come si può rendere il proprio sito più green?
Per chi non lo sapesse: sì, anche i siti web possono inquinare. Le motivazioni possono essere diverse, ma il dato finale potrebbe cambiare soltanto con tanta buona volontà e organizzazione alla base ed è questa la linea che vuole seguire anche Valentino per il suo e-commerce. Diventa sempre più importante per il fashion system adeguarsi alle esigenze attuali, come tutelare il pianeta ed essere il più sostenibili possibili. Allora perché non documentarsi e muoversi quantomeno nel proprio piccolo?
Partendo dai siti web per arrivare alle chat di messaggistica, e-mail di troppo e videochiamate: tutto questo può inquinare, anche se oggi siamo talmente assuefatti da non rendercene conto, figurarsi poterne fare a meno. Come risolvere, quindi, la questione? Può un’e-mail essere più green? E può un sito web ridurre il proprio impatto sull’ambiente? Scopriamo cos’ha in mente Valentino.
Valentino vuole rendere il suo sito più sostenibile: cosa significa
Non bisogna essere sostenibili soltanto per quanto riguarda la realizzazione di un capo, ma anche per la sua vendita così come per la sua diffusione. Valentino ne è pienamente consapevole e ha scelto di rendere il suo business ancor più sostenibile valutando alcune operazioni digitali più green. Per l’occasione si è rivolto ad una società con sede in Italia – Karma Metrix – che valuta attentamente le emissioni di carbonio legate al traffico e alle operazioni che in genere si svolgono sul proprio sito web.
Come riporta WWD, è stata effettuata una prima valutazione da parte di Karma Metrix su ben 11 milioni di visualizzazioni di pagina del sito web della maison. E pare che questo generi 2,56 gr di Co2 per visualizzazione di pagina. Questo numero tiene conto di alcuni numeri e tipologie di file, così come codifica HTML e dimensioni delle immagini. Attraverso il supporto di Karma Metrix, Valentino può quindi monitorare quanto inquinano i propri contenuti digitali e di conseguenza può fare qualcosa per migliorarne l’impatto. Il primo passaggio è potenziare l’efficienza energetica digitale.
Il modello scelto dalla maison italiana segue un business ecologico e più responsabile. Come ha spiegato Ale Agostini di Karma Metrix: “I fatti dimostrano che la maison, impegnata a generare nuove opportunità digitali all’interno del brand, è in prima linea nel processo di transizione verde“. A dimostrazione di questo cambiamento vi è una sezione apposita sul sito web di Valentino, intitolata Creating Shared Value, dove la maison affronta il tema sostenibilità.