Tanti dei cibi confezionati contengono quelli che vengono definiti come additivi alimentari. Molti di questi, purtroppo, possono risultare dannosi per la salute. L’ANSES in Francia e il mensile dei consumatori QueChoisir hanno fatto un’analisi per scoprire quali e quanti alimenti contengono cosa e in che misura.
Come è noto gli additivi alimentari sono sostanze che sono usate, spesso, nell’industria alimentare dei prodotti confezionati. Utilizzati per diversi scopi, come colorare, dolcificare o conservare, gli additivi non sempre sono innocui per la salute.
A tal proposito l’ANSES (Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria) in Francia e il mensile dei consumatori QueChoisir ha fatto un’indagine su quali prodotti contengano più additivi e in che misura questi sono presenti nei dati alimenti. Se è emerso che, oggi, il cibo confezionato contiene meno sostanze di questo tipo, tuttavia molte di esse sono presenti ancora in prodotti, spesso, impensabili.
Alimenti più ricchi di additivi
Attualmente, secondo quanto emerso dai dati pubblicati dall’Agenzia francese, il 78% degli prodotti sul mercato contiene additivi e la metà ne contiene almeno 3. Si parla, per esempio, di carotenoidi e anotociani che sono coloranti naturali utilizzati, spesso, per sostituire coloranti sintetici; quindi in questo caso l’additivo non è dannoso. Difatti, gli additivi consentiti e non pericolosi per la salute umana sarebbero oltre 300, ma non tutti sono utilizzati (almeno con frequenza).
Di base, gli additivi che oggi sono stati riscontrati con più frequenza sono otto. Acido citrico che regola l’acidità e si trova nel 23% dei prodotti (salumi o frutta in scatola); è considerato tollerabile anche se in stato di vigilanza per alcune popolazioni. Seguono gli amidi modificati (più di dieci) che servono ad ispessire il cibo; si trovano nel 22% degli alimenti e sono considerati poco raccomandabili.
Cibi per bambini, surgelati e salumi
Le lecitine, invece, sono emulsionanti e si trovano nel 17% dei prodotti; il 94% solo nel cioccolato o nei prodotti a base di cioccolato e l’88% nel latte per i neonati. È considerato tollerabile ma in certe popolazioni in vigilanza. Altri additivi comunissimi sono i mono e e digliceridi degli acidi grassi servono da emulsionanti o gelificanti e si trovano nel 15% dei prodotti; fino al 77% in gelati e sorbetti: anche questi poco raccomandabili.
A seguire poi: acido ascorbico usato come antiossidante, si trova nel 13% dei prodotti; xanthan gum anche questo per ispessire si trova nel 13% degli alimenti. Poi ancora gomma di guar, sempre per ispessire, nel 12% dei prodotti; ed infine, i carragenensi, con proprietà gelificanti, nel 10% dei cibi confezionati. In conclusione è bene chiarire che i prodotti in cui si trovano maggiormente additivi sono dolci e dessert surgelati. In questi casi si possono trovare fino a 10 additivi. Salumi e prodotti destinati ai bambini seguono poi questo primato. Dunque, per evitare di trovarsi difronte ad alimenti dannosi è sempre opportuno controllare le etichette, oltre a prediligere sempre prodotti freschi.