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Trasformare i rifiuti tessili in coloranti: il tentativo green di Pangaia

Il brand ha proposto una nuova alternativa green ricavando il colore dalla lavorazione di scarti tessili di precedenti collezioni

Pangaia ha lanciato una novità sul mercato, lavorando scarti di tessuti per trasformarli in coloranti da utilizzare nella nuova capsule collection. 

Chi frequenta spesso il magico mondo di Instagram ed in particolare segue influencer come Chiara Ferragni e similari avrà notato la presenza massiccia di alcuni capi d’abbigliamento. E se vi dicessimo Pangaia? Il brand è noto soprattutto nel campo sport e lifestyle perché produce tute “botanical”, con un occhio di riguardo nei confronti della moda sostenibile. Il suo punto forte è proprio il riciclo di tessuti e materie prime con i quali poi realizza i propri capi d’abbigliamento ed accessori poi proposti alla clientela.

Courtesy of Pangaia

La storia di Pangaia è variegata e finora è uno dei vari marchi che ha scelto di sostenere il pianeta realizzando una proposta fashion che vada a danneggiare il meno possibile la Terra e che causi quindi meno inquinamento. L’ultimo tentativo del brand è stato quello di trasformare rifiuti tessili in una nuova risorsa, ovvero coloranti per una nuova collezione.

Pangaia trasforma i rifiuti tessili in coloranti: la capsule green

Il riciclo sostenibile è alla base di una moda più green. Gli acquirenti prestano sempre più attenzione a quello che comprano e soprattutto valutano attentamente quali sono i materiali che compongono un determinato capo o accessorio. Pangaia ha proposto una nuova capsule collection che si intitola Re-Color. Il nome rappresenta appieno il concetto che si cela dietro l’idea. Il brand ha lavorato scarti tessili trasformandoli in coloranti per i propri capi d’abbigliamento.

Courtesy of Pangaia

Quello che non cambia è la forma finale: il brand è noto in tutto il mondo per la realizzazione di tute da ginnastica amatissime da star come Fedez e Pharrell Williams. La nuova capsule green propone quindi la stessa tipologia di abbigliamento, ma i coloranti utilizzati per le tinte sono ricavati da scarti tessili del brand. Attraverso la tecnologia brevettata Recycrom, è possibile trasformare questi scarti in pigmenti colorati applicabili su cotone, lana e nylon. Come funziona? Questa tecnologia permette di trasformare le fibre in una polvere di pigmento molto fine.

Courtesy of Pangaia

Da sempre, Pangaia è approdato sul mercato promettendo una rivoluzione nel modo di vestire che parte dalla materia prima. Sin da principio, infatti, ha sperimentato materiali innovativi. La nuova collezione proposta dal brand si basa su pochi capi, ma buoni. Si trovano soprattutto felpe con cappuccio, pantaloni tuta, t-shirt e short rivisitati in diversi colori come verde aloe tendente al pastello e rosa corallo.