Ambiente

L’importanza delle foreste pluviali e quanto le stiamo devastando

Fondamentali per regolare il ciclo del clima e dell'acqua e per combattere l'inquinamento

Continuano ad aumentare i fenomeni di siccità e desertificazione e in questo status l’attenzione torna alle foreste pluviali; polmoni della Terra che stiamo distruggendo con azioni sempre più sconsiderate. Capaci di combattere l’inquinamento e regolare clima ed acqua, senza di esse la sopravvivenza di tutto il Pianeta è messa a rischio.

Le foreste pluviali sono considerate il polmone della Terra; questo importante appellativo deriva dal fatto che da sole sono in grado di regolare il ciclo del clima e dell’acqua e combattere l’inquinamento. Tuttavia, azioni sconsiderate stanno radendo al suolo ettari ed ettari vitali.

foresta pluviale

Solo nel 2021 sono 11 milioni gli ettari di foresta pluviale devastati e ben 1,5 solo in Amazzonia; una condizione tutt’altro che rassicurante che fa temere per l’intero Pianeta. A confermarlo un recente studio dell’Università del Maryland che espone i diversi effetti della deforestazione.

Le foreste pluviali vittime delle azioni umane

Sono numeri drammatici quelli inerenti alle foreste pluviali; milioni di ettari, indispensabili alla sopravvivenza dell’intero Pianeta, andati distrutti a causa, soprattutto, dell’uomo. Coltivazioni intensive, urbanizzazione a scapito del verde, sono solo alcune delle azioni che incrementano fortemente la deforestazione. Secondo quanto rivela lo studio condotto dall’Università del Maryland a farne le spese è soprattutto l’Amazzonia; in totale nel corso del 2021 sono scomparsi 1,5 milioni di ettari di foresta. Ma neanche i dati del 2022 appaiono rassicuranti; a gennaio è stato, infatti, battuto un nuovo record: 430 chilometri quadrati totali di superficie verde andati perduti. In Brasile le foreste, che prima erano incontaminate, oggi sono vittime di estrazione mineraria e dell’agroindustria.

foresta

Anche nella Repubblica Democratica del Congo la situazione non appare rassicurante; devastati nel 2021 ben 499 ettari di foresta pluviale. Inoltre, la Cuvette Centrale, la più estesa della Terra dopo l’Amazzonia, rischia di essere distrutta, dopo il via libera da parte del Governo della Repubblica Democratica del Congo a procedere con l’estrazione di petrolio. Ciò che preoccupa è che i fenomeni di desertificazione sono aumentati anche in Bolivia, Indonesia, Perù e Colombia; come se nessuno si rendesse veramente conto che le foreste, oltre ad ospitare la biodiversità più vasta del Pianeta, hanno una funzione fondamentale. Le foreste pluviali, infatti, ricevono piogge abbondanti durante tutto l’anno e rilasciano importanti quantità di vapore acqueo nell’atmosfera; questo gli permette di regolare il ciclo del clima e anche dell’acqua di tutta la Terra. Esse, inoltre, proteggono il suolo dall’erosione e immagazzinando vaste quantità di anidride carbonica, si comportano come un vero e proprio polmone che combatte anche l’inquinamento. Ma forse qualcosa di tutto questo sfugge ancora a tanti uomini.

foreste

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.
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